Fattoriale crescente

In matematica, per fattoriale crescente o decrescente di x {\displaystyle x} con n {\displaystyle n} fattori si intende, rispettivamente un prodotto della forma

x ( x + 1 ) ( x + 2 ) ( x + k 1 ) = j = 0 k 1 ( x + j ) {\displaystyle x(x+1)(x+2)\cdots (x+k-1)=\prod _{j=0}^{k-1}(x+j)\qquad } ( k {\displaystyle k} fattori crescenti inizianti da x {\displaystyle x} );
x ( x 1 ) ( x 2 ) ( x k + 1 ) = j = 0 k 1 ( x j ) {\displaystyle x(x-1)(x-2)\cdots (x-k+1)=\prod _{j=0}^{k-1}(x-j)\qquad } ( k {\displaystyle k} fattori decrescenti inizianti da x {\displaystyle x} ).[1]

Qui k {\displaystyle k} denota un intero naturale, mentre x {\displaystyle x} può denotare un numero reale o complesso, oppure una variabile formale o anche un elemento generico di un anello (in tal caso gli interi si identificano con i multipli dell'elemento unità dell'anello).

Simboli

Utilizzando una delle notazioni utilizzata abbiamo[2]:

x k ¯ := x ( x + 1 ) ( x + 2 ) ( x + k 1 ) , {\displaystyle x^{\overline {k}}:=x(x+1)(x+2)\cdots (x+k-1),\qquad } fattoriale crescente;
x k _ := x ( x 1 ) ( x 2 ) ( x k + 1 ) , {\displaystyle x^{\underline {k}}:=x(x-1)(x-2)\cdots (x-k+1),\qquad } fattoriale decrescente.

Esistono anche notazioni alternative da utilizzare con cautela perché diversamente interpretate da diversi autori come la notazione ( x ) n {\displaystyle (x)_{n}} detta simbolo di Pochhammer[1] usata da alcuni per il fattoriale decrescente[3] da altri per quello crescente.

Casi particolari

Per k = 0 {\displaystyle k=0} fattoriale crescente e fattoriale decrescente danno il prodotto vuoto, cioè

x 0 ¯ = x 0 _ = 1. {\displaystyle x^{\overline {0}}=x^{\underline {0}}=1.}

Collegamenti con calcolo combinatorio

Nel caso x = n {\displaystyle x=n} numero intero non negativo[4], con riferimento a simboli comunemente usati nel calcolo combinatorio, si ha:

n k ¯ = ( n + k 1 ) ! ( n 1 ) ! = D n + k 1 , k {\displaystyle n^{\overline {k}}={\frac {(n+k-1)!}{(n-1)!}}=D_{n+k-1,k}\qquad } (disposizioni senza ripetizione);
n k _ = n ! ( n k + 1 ) ! = D n , k {\displaystyle n^{\underline {k}}={\frac {n!}{(n-k+1)!}}=D_{n,k}\qquad } (disposizioni senza ripetizione);
C n , k = n k _ k ! {\displaystyle C_{n,k}={\frac {n^{\underline {k}}}{k!}}\qquad } (combinazioni senza ripetizioni);
C n , k = n k ¯ k ! {\displaystyle C'_{n,k}={\frac {n^{\overline {k}}}{k!}}\qquad } (combinazioni con ripetizioni).

Dai polinomi alle matrici di Stirling

Iniziando dai polinomi di primo grado i primi cinque casi del fattoriale decrescente sono:

x 1 _ = x ; {\displaystyle x^{\underline {1}}=x;}
x 2 _ = x ( x 1 ) = x 2 x ; {\displaystyle x^{\underline {2}}=x(x-1)=x^{2}-x;}
x 3 _ = x ( x 1 ) ( x 2 ) = x 3 3 x 2 + 2 x ; {\displaystyle x^{\underline {3}}=x(x-1)(x-2)=x^{3}-3x^{2}+2x;}
x 4 _ = x ( x 1 ) ( x 2 ) ( x 3 ) = x 4 6 x 3 + 11 x 2 6 x ; {\displaystyle x^{\underline {4}}=x(x-1)(x-2)(x-3)=x^{4}-6x^{3}+11x^{2}-6x;}
x 5 _ = x ( x 1 ) ( x 2 ) ( x 3 ) ( x 4 ) = x 5 10 x 4 + 35 x 3 50 x + 24. {\displaystyle x^{\underline {5}}=x(x-1)(x-2)(x-3)(x-4)=x^{5}-10x^{4}+35x^{3}-50x+24.}

I primi cinque di quello crescente sono:

x 1 ¯ = x ; {\displaystyle x^{\overline {1}}=x;}
x 2 ¯ = x ( x + 1 ) = x 2 + x ; {\displaystyle x^{\overline {2}}=x(x+1)=x^{2}+x;}
x 3 ¯ = x ( x + 1 ) ( x + 2 ) = x 3 + 3 x 2 + 2 x ; {\displaystyle x^{\overline {3}}=x(x+1)(x+2)=x^{3}+3x^{2}+2x;}
x 4 ¯ = x ( x + 1 ) ( x + 2 ) ( x + 3 ) = x 4 + 6 x 3 + 11 x 2 + 6 x ; {\displaystyle x^{\overline {4}}=x(x+1)(x+2)(x+3)=x^{4}+6x^{3}+11x^{2}+6x;}
x 5 ¯ = x ( x + 1 ) ( x + 2 ) ( x + 3 ) ( x + 4 ) = x 5 + 10 x 4 + 35 x 3 + 50 x + 24. {\displaystyle x^{\overline {5}}=x(x+1)(x+2)(x+3)(x+4)=x^{5}+10x^{4}+35x^{3}+50x+24.}

Utilizzando vettori e matrici possiamo esprimere i due casi precedenti scrivendo:

( x 1 _ x 2 _ x 3 _ x 4 _ x 5 _ ) = ( 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0 2 3 1 0 0 6 11 6 1 0 24 50 35 10 1 ) ( x x 2 x 3 x 4 x 5 ) {\displaystyle {\begin{pmatrix}x^{\underline {1}}\\x^{\underline {2}}\\x^{\underline {3}}\\x^{\underline {4}}\\x^{\underline {5}}\end{pmatrix}}={\begin{pmatrix}1&0&0&0&0\\-1&1&0&0&0\\2&-3&1&0&0\\-6&11&-6&1&0\\24&-50&35&-10&1\end{pmatrix}}{\begin{pmatrix}x\\x^{2}\\x^{3}\\x^{4}\\x^{5}\end{pmatrix}}}
( x 1 ¯ x 2 ¯ x 3 ¯ x 4 ¯ x 5 ¯ ) = ( 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0 2 3 1 0 0 6 11 6 1 0 24 50 35 10 1 ) ( x x 2 x 3 x 4 x 5 ) . {\displaystyle {\begin{pmatrix}x^{\overline {1}}\\x^{\overline {2}}\\x^{\overline {3}}\\x^{\overline {4}}\\x^{\overline {5}}\end{pmatrix}}={\begin{pmatrix}1&0&0&0&0\\1&1&0&0&0\\2&3&1&0&0\\6&11&6&1&0\\24&50&35&10&1\end{pmatrix}}{\begin{pmatrix}x\\x^{2}\\x^{3}\\x^{4}\\x^{5}\end{pmatrix}}.}

Esplicitando il secondo vettore attraverso le matrici inverse si ottiene:

( x x 2 x 3 x 4 x 5 ) = ( 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0 1 3 1 0 0 1 7 6 1 0 1 15 25 10 1 ) ( x 1 _ x 2 _ x 3 _ x 4 _ x 5 _ ) {\displaystyle {\begin{pmatrix}x\\x^{2}\\x^{3}\\x^{4}\\x^{5}\end{pmatrix}}={\begin{pmatrix}1&0&0&0&0\\1&1&0&0&0\\1&3&1&0&0\\1&7&6&1&0\\1&15&25&10&1\end{pmatrix}}{\begin{pmatrix}x^{\underline {1}}\\x^{\underline {2}}\\x^{\underline {3}}\\x^{\underline {4}}\\x^{\underline {5}}\end{pmatrix}}}
( x x 2 x 3 x 4 x 5 ) = ( 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0 1 3 1 0 0 1 7 6 1 0 1 15 25 10 1 ) ( x 1 ¯ x 2 ¯ x 3 ¯ x 4 ¯ x 5 ¯ ) . {\displaystyle {\begin{pmatrix}x\\x^{2}\\x^{3}\\x^{4}\\x^{5}\end{pmatrix}}={\begin{pmatrix}1&0&0&0&0\\-1&1&0&0&0\\1&-3&1&0&0\\-1&7&-6&1&0\\1&-15&25&-10&1\end{pmatrix}}{\begin{pmatrix}x^{\overline {1}}\\x^{\overline {2}}\\x^{\overline {3}}\\x^{\overline {4}}\\x^{\overline {5}}\end{pmatrix}}.}

Le matrici dell'esempio, facilmente generalizzabile ad un qualsiasi numero di polinomi, contengono i numeri di Stirling di prima e seconda specie, alternati e no. Gli elementi di questi quattro triangoli di Stirling si possono ottenere con regole ricorsive simili a quella di Stiffel relativa al triangolo di Tartaglia [3]

Collegamento con il calcolo umbrale

I fattoriali crescenti e i fattoriali decrescenti possono essere interpretati come polinomi nella variabile x {\displaystyle x} e le due successioni x n ¯ , {\displaystyle x^{\overline {n}},} per n = 0 , 1 , 2 , , {\displaystyle n=0,1,2,\ldots ,} e x n _ , {\displaystyle x^{\underline {n}},} per n = 0 , 1 , 2 , , {\displaystyle n=0,1,2,\ldots ,} come successioni di polinomi. Questi hanno ruoli particolari nelle formule che riguardano l'azione sui polinomi di operatori come l'operatore alle differenze in avanti Δ {\displaystyle \Delta } , formule corrispondenti al teorema di Taylor del calcolo infinitesimale indotta dall'azione dell'operatore derivazione. In queste formule e in molte altre circostanze i fattoriali crescenti e i decrescenti nel calcolo delle differenze finite giocano il ruolo che i polinomi x n {\displaystyle x^{n}} giocano nel calcolo differenziale. Si osservi ad esempio la somiglianza fra la

Δ x k _ = k x k 1 _ , {\displaystyle \Delta x^{\underline {k}}=kx^{\underline {k-1}},}

e la

D x k = k x k 1 , {\displaystyle Dx^{k}=kx^{k-1},}

dove D {\displaystyle D} denota la derivata rispetto alla variabile x {\displaystyle x} . La teoria che consente di trattare sistematicamente e rigorosamente queste somiglianze è l'odierno calcolo umbrale. Più specificamente le teorie che riguardano relazioni di questo genere coinvolgenti polinomi come i fattoriali crescenti e i decrescenti sono la teoria delle sequenze polinomiali di tipo binomiale e la teoria delle successioni di Sheffer.

Note

  1. ^ a b (EN) Eric W. Weisstein, Fattoriale crescente, in MathWorld, Wolfram Research. Modifica su Wikidata
  2. ^ (EN) Ronald L. Graham, Donald E. Knuth e Oren Patashnik, Concrete Mathematics: A Foundation for Computer Science, 1989, ISSN 9780201142365 (WC · ACNP), OCLC 17649857.
  3. ^ a b Mauro Cerasoli, Franco Eugeni; Marco Protasi, Elementi di matematica discreta, Bologna, Zanichelli, 1988, pp. 6-24, ISBN 978-88-08-03858-6.
  4. ^ In caso contrario si può usare la funzione gamma che generalizza il fattoriale

Voci correlate

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