Silvia Cosimini

Silvia Cosimini (Montecatini Terme, 9 giugno 1966) è una traduttrice e critica letteraria italiana.

Biografia

Laureata in Lingue e letteratura inglese all'Università di Firenze (1992), con studi in Irlanda (Cork, Dublino) e in Galles, ha poi preso una seconda laurea, in Lingua e cultura islandese, all'Università d'Islanda (1996). Ha tradotto numerose opere di autori islandesi, classici o emergenti, dall'islandese o, più raramente, dall'inglese.[1]

Nel 2011 le è stato conferito il Premio nazionale per la Traduzione.[2][3]

Opere principali

  • Hallgrímur Pétursson e i Salmi. La letteratura religiosa in Islanda dopo la Riforma, in La letteratura cristiana in Islanda, cur. Carla del Zotto, Carocci Editore, Roma, 2010, p. 55 ss.
  • Tre poeti d'Islanda, in «In forma di parole», 2005, n. 3
  • Biblioteche, scriptoria e centri di diffusione della cultura nel medioevo islandese, in «Linguistica e Filologia», 2000, n. 10, p. 161 ss.
  • Otto poeti islandesi del Novecento, saggio e traduzioni, in «Poesia», 2000, n. 136, p. 46 ss.

Traduzioni

  • Arnaldur Indriðason, Sotto la città (2005); La signora in verde (2006); La voce (2008); Un corpo nel lago (2009); Un grande gelo (2010); Un caso archiviato (2010); Un doppio sospetto (2011); Cielo Nero (2012); Le abitudini delle volpi (2013); Sfida cruciale (2013), tutti per Guanda
  • Guðbergur Bergsson, Il cigno, Il Saggiatore, Milano, 2001
  • Guðrún Eva Mínervudóttir, Il circo dell'arte e del dolore, Scritturapura, Villa San Secondo, 2007; Il creatore, Scritturapura, Asti 2010
  • Halldór Kiljan Laxness, Gente indipendente, Iperborea, Milano, 2005; Il concerto dei pesci, Iperborea, Milano, 2008
  • Hallgrímur Helgason, 101 Reykjavík, Guanda, Milano, 2001; Il più grande scrittore d'Islanda, Guanda, Milano, 2003; Toxic. Come smettere di ammazzare la gente e imparare a lavare i piatti, ISBN, Milano, 2010
  • Hallgrímur Pétursson, I Salmi della Passione, Ariele, Milano, 1998 (in collaborazione)
  • Hrafnhildur H. Guðmundsdóttir, Io sono il Maestro, Iperborea, Milano, 2003 (in collaborazione)
  • Jón Kalman Stefánsson, Crepitio di Stelle (2020); I pesci non hanno gambe (2015); Il cuore dell'uomo (2014); Luce d'estate: ed è subito notte (2013); La tristezza degli angeli (2012); Paradiso e inferno (2011), tutti per Iperborea
  • Kristín Marja Baldursdóttir, Il sorriso dei gabbiani, Elliot Edizioni, Roma, 2010
  • Örvar Þóreyjarson Smárason, Scapigliata, lisciata, Scritturapura, Villa San Secondo, 2008
  • Sólveig Jónsdóttir, Reykjavík Café, Sonzogno, Milano, 2015
  • Sjón, La volpe azzurra. Skugga-Baldur: una leggenda islandese, Mondadori, Milano, 2006
  • Svava Jakobsdóttir, Tutto in ordine, Le Lettere, Firenze, 1999 (curatrice)
  • Thor Vilhjálmsson, La corona d'alloro, Iperborea, Milano 2011; Il muschio grigio arde, Iperborea, Milano 2002
  • Þorvaldur Þorsteinsson, Mi chiamo Blidfinn, ma puoi chiamarmi Bobo, Salani, Milano, 2009
  • Vésteinn Ólason, Dialoghi con l'era vichinga, Edizioni Parnaso, Trieste, 2007
  • Yrsa Sigurðardóttir, Cenere, il Saggiatore, 2014; Mi ricordo di te, il Saggiatore, 2012
  • Jón R. Hjálmarsson, Atlante leggendario delle strade d’Islanda, Iperborea, Milano, 2017
  • Halldóra K. Thoroddsen, Doppio vetro, Iperborea, Milano, 2019

Note

  1. ^ islanda, su silviacosimini.com. URL consultato il 22 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2013).
  2. ^ Dori Agrosì, Silvia Cosimini traduttrice dall'islandese - Premio Nazionale per la Traduzione 2011, su lanotadeltraduttore.it. URL consultato il 22 agosto 2013 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2012).
  3. ^ Intervista a Silvia Cosimini, in www.traduttoristrade.it

Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • Sito dell'autrice, su silviacosimini.com.
  • Luca Filippi, Intervista. Silvia Cosimini, e le parole per raccontare il ghiaccio d'Islanda, in lavibrazionenera.blogspot.it, 18 luglio 2013, su lavibrazionenera.blogspot.it. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  • Elena Torre, Intervista a Silvia Cosimini, in www.mangialibri.it, 14 aprile 2009, su mangialibri.com.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 161980234 · ISNI (EN) 0000 0001 1793 1811 · SBN RAVV105247 · LCCN (EN) nr99032576 · GND (DE) 1043669620
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