Patu (arma)

Abbozzo armi bianche
Questa voce sull'argomento armi bianche è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento armi bianche non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

Patu è un nome generico che indica le corte e caratteristiche mazze Maori della Nuova Zelanda.

Patù di basalto raccolto da James Cook e John Webber, Historisches Museum di Berna.

Descrizione

Queste mazze, costruite in pietra, legno, osso di balena (denominato Patu parāoa)[1][2] etc. portano generalmente una decorazione ed un foro nell'impugnatura, che serviva per farvi passare una cordicella o una striscia di pelle con cui assicurare l'arma al polso o al corpo. La parola patu nella lingua māori significa colpire, battere o dominare.[3]

Del Patu esistono alcune varianti; tra le più famose ricordiamo: Mere pounamu (prezioso simbolo di autorità, fatto di giada māori), Wahaika (che ha quasi la forma di un falcetto) e Kotiate (che ha quasi la forma di un violino).

Mere pounamu

Galleria d'immagini

  • Un kotiate al centro e due wahaika lignei
    Un kotiate al centro e due wahaika lignei
  • Pare Watene nel 1878, tenendo un mere
    Pare Watene nel 1878, tenendo un mere
  • Mete Kingi Te Rangi Paetahi, circa 1869, National Library of New Zealand
    Mete Kingi Te Rangi Paetahi, circa 1869, National Library of New Zealand
  • Il capo Te Āti Awa, Wiremu Kīngi, tenando un patu di giada (mere) (Gottfried Lindauer)
    Il capo Te Āti Awa, Wiremu Kīngi, tenando un patu di giada (mere) (Gottfried Lindauer)

Note

  1. ^ Patu parāoa, su maoridictionary.co.nz.
  2. ^ Patu parāoa, su Te Papa. URL consultato il 10 dicembre 2018.
  3. ^ patu, su maoridictionary.co.nz.

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Patu

Collegamenti esterni

  • (EN) [esemplari di patu], su Museum of New Zealand Te Papa Tongarewa. URL consultato il 27 dicembre 2019.
  Portale Armi
  Portale Nuova Zelanda