Mer de Noms
Mer de Noms album in studio | |
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Artista | A Perfect Circle |
Pubblicazione | 23 maggio 2000 |
Durata | 43:51 |
Dischi | 1 |
Tracce | 12 |
Genere | Alternative metal[1][2] Art rock[3][4][5] |
Etichetta | Virgin |
Produttore | Billy Howerdel |
Registrazione | 1999–2000:
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Formati | CD, 2 LP, MC, download digitale, streaming |
Certificazioni | |
Dischi d'argento | Regno Unito[6] (vendite: 60 000+) |
Dischi d'oro | Australia[7] (vendite: 35 000+) |
Dischi di platino | Canada[8] (vendite: 100 000+) Stati Uniti[9] (vendite: 1 000 000+) |
A Perfect Circle - cronologia | |
Album precedente — Album successivo (2003) | |
Singoli | |
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Mer de Noms è il primo album in studio del gruppo musicale statunitense A Perfect Circle, pubblicato il 23 maggio 2000 dalla Virgin Records.[1]
Stile musicale e tematiche
Nonostante sia stato erroneamente accostato da una parte della critica specializzata alla corrente nu metal, Mer de Noms si presenta come un disco art rock ricco di elementi e forti influenze progressive, hard rock, pop rock, dark, heavy metal e post-rock.[4][10] Musicalmente si dimostra un lavoro rotondo e ricco, dove si alternano brani molto più leggeri come la ballata 3 Libras e tracce più pesanti legate allo stile dei Tool, come nel caso del singolo Judith.[4]
Dal punto di vista stilistico, spaziando tra l'utilizzo di strumenti atipici come violino e xilofono, l'album è caratterizzato da un'atmosfera cupa e mistica in linea con i testi, narranti tematiche come la morte e la religione;[11][1] sono inoltre presenti riferimenti all'epica greca, ai racconti biblici e alle fiabe dei Fratelli Grimm.[12]
Titolo
Il titolo scelto per album (tradotto dal francese in "mare di nomi") fa riferimento ai titoli dei brani, ovvero nomi di persone incontrate da Keenan durante la sua vita; un esempio è il brano Renholdër, anagramma di "Re:D.Lohner", riferimento al polistrumentista Danny Lohner, futuro collaboratore del gruppo a partire dall'album successivo.
All'interno del libretto dell'album i titoli delle tracce sono scritti in un alfabeto di rune che verrà successivamente adottato dalla band. Le scritte dietro al logo, disegnato da Howerdel,[13] si traducono in "La cascata dei nomi" (dal francese "la cascade des prénoms").
Accoglienza
Recensione | Giudizio |
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AllMusic[1] | |
NME[11] | 7/10 |
Rolling Stone[14] |
La critica si è divisa molto a proposito di Mer de Noms, con Pat Blashill di Rolling Stone che lo ha definito un disco «eccentrico», «desideroso» e come «un sogno disperato di quello che era il rock».[14] Ned Raggett di AllMusic ha descritto la «collaborazione avvincente tra la voce dolorante di Keenan e la grande abilità artistica di Howerdel» come «uno dei migliori schizzi del 2000 di ciò che è rimasto del 'rock moderno'».[1]
Nel 2005 Mer de Noms è stato inserito al numero 443 nella classifica The 500 Greatest Rock & Metal Albums of All Time della rivista Rock Hard.[15] L'album è stato inoltre inserito al quindicesimo posto della classifica Best Debut Hard Rock Albums della webzine Loudwire.[16] Mentre nel 2016 è stato inserito nella lista dei dieci album alternative metal essenziali secondo Metal Hammer,[2] finendo per essere inserito quattro anni dopo anche nella lista dei venti migliori album del 2000.[17]
Tracce
Testi e musiche di Billy Howerdel e Maynard James Keenan.
- The Hollow – 2:58
- Magdalena – 4:04
- Rose – 3:25
- Judith – 4:05
- Orestes – 4:47
- 3 Libras – 3:37
- Sleeping Beauty – 4:08
- Thomas – 3:28
- Renholdër – 2:23
- Thinking of You – 4:32
- Breña – 4:04
- Over – 2:20
- Traccia bonus nell'edizione giapponese
- Orestes (Demo) – 3:23
- Il brano Over e quello bonus Orestes (Demo) sono separati da 31 tracce di silenzio, ciascuna della durata di 0:04.
- CD bonus nell'edizione limitata
- Audio
- Orestes (Live) – 4:49
- Thomas (Live) – 3:40
- Rose (Live) – 3:36
- Video
- Judith (Video) – 4:00 – diretto da David Fincher
- Interview – 9:13 – diretto da Bart Lipton, 25 maggio 2000
- Foto
- Rare Photographs – di Sean Murphy, David Palmer, Paul Natkin
- CD bonus nell'edizione Best Buy
- Magdalena (Live) – 4:16
- Breña (Live) – 4:04
- Tracce alternative nella riedizione doppio LP
- Lato C
- Sleeping Beauty (Extended Intro) – 5:02
- Lato D
- Over (Alt.) – 2:43
Formazione
Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina:[18]
- Gruppo
- Billy Howerdel – chitarra (eccetto traccia 12), basso (eccetto tracce 7, 9 e 12), cori (tracce 1, 4, 5, 10 e 11), programmazione (tracce 3, 8 e 10), tastiera (traccia 5), voce (traccia 9), pianoforte (tracce 9 e 12)
- Maynard James Keenan – voce (eccetto traccia 9), cori (traccia 9), kalimba (traccia 12)
- Paz Lenchantin – violino (tracce 3, 6 e 9), arrangiamento strumenti ad arco (traccia 3), cori (tracce 4, 5 e 9), basso (traccia 7)
- Josh Freese – batteria (eccetto tracce 1 e 12), percussioni (traccia 9)
- Troy Van Leeuwen – chitarra solista (tracce 7 e 10)
- Altri musicisti
- Tim Alexander – batteria (traccia 1)
- Luciano Lenchantin – viola (traccia 6)
- Draven Godwin – percussioni (traccia 8)
- Kelli Shafer – voce (traccia 9)
- Produzione
- Billy Howerdel – produzione, missaggio, ingegneria del suono, grafica
- Alan Moulder – missaggio, ingegneria parti di batteria (traccia 9)
- Frank Gryner – ingegneria parti di batteria (tracce 1, 5, 6, 9 e 11)
- Critter – ingegneria parti di batteria (tracce 2-4, 7, 8, 10 e 11)
- Eddy Schreyer – mastering
- Steven R. Gilmore – direzione artistica, grafica, computer grafica, illustrazione
- Sean Murphy – fotografia
Successo commerciale
L'album ha ottenuto un discreto successo grazie alle 188 000 copie vendute nella prima settimana, piazzandosi al 4º posto della Billboard 200,[19] evento che rende tuttora Mer de Noms il debutto di maggior successo di un gruppo rock nella storia della classifica.[20] L'album è stato poi certificato disco di platino il 31 ottobre 2000,[9] restando 51 settimane consecutive in classifica.[19]
Classifiche
Classifiche settimanali
Classifica (2000) | Posizione massima |
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Australia[21] | 2 |
Canada[22] | 5 |
Germania[21] | 55 |
Norvegia[21] | 32 |
Nuova Zelanda[21] | 2 |
Paesi Bassi[21] | 81 |
Regno Unito[23] | 55 |
Stati Uniti[24] | 4 |
Svezia[21] | 54 |
Classifiche di fine anno
Classifica (2000) | Posizione |
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Australia[25] | 92 |
Stati Uniti[26] | 90 |
Note
- ^ a b c d e (EN) Ned Raggett, Mer de Noms, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'11 novembre 2018.
- ^ a b (EN) Stephen Hill, 10 essential alt-metal albums, su Metal Hammer, 19 febbraio 2019. URL consultato il 2 novembre 2021.
- ^ (EN) John Petkovic, A Perfect Circle (abstract), in Rolling Stone, n. 851, New York, Rolling Stone Licensing LLC, 12 ottobre 2000, p. 42, ISSN 0035-791X (WC · ACNP). URL consultato il 9 settembre 2022.
- ^ a b c Tommaso Iannini, Nu metal, Firenze, Giunti, 2003, p. 18, ISBN 88-09-03051-6.
- ^ (EN) Jason Lipshutz, A Perfect Circle Has 'Every Intention' of Releasing New Music in 2017, su Billboard, 17 gennaio 2017. URL consultato il 13 giugno 2022.
- ^ (EN) Mer de Noms, su British Phonographic Industry. URL consultato il 6 settembre 2021.
- ^ (EN) 2000 Accreds (PDF), su Dropbox, Australian Recording Industry Association. URL consultato l'8 agosto 2024.
- ^ (EN) A Perfect Circle - Mer de Noms – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 6 settembre 2021.
- ^ a b (EN) A Perfect Circle - Mer de Noms – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 28 giugno 2019.
- ^ Piero Scaruffi, The History of Rock Music. Tool: biography, discography, reviews, links, su Piero Scaruffi. URL consultato il 29 giugno 2022.
- ^ a b (EN) Mer De Noms, su NME, 12 settembre 2005. URL consultato il 15 dicembre 2016.
- ^ (EN) Sandy Masuo, Retooling - Tool frontman Maynard James Keenan breaks out in A Perfect Circle, in CMJ New Music Monthly, n. 82, CMJ Network, Inc, giugno 2000, p. 40, ISSN 1074-6978 (WC · ACNP). URL consultato il 12 febbraio 2023.
- ^ (EN) A Perfect Circle's Debut 'Mer de Noms' at 20: See Billy Howerdel Look Back, su Revolver, 22 maggio 2020. URL consultato il 2 novembre 2021.
- ^ a b (EN) Pat Blashill, A Perfect Circle - Mer De Noms, su Rolling Stone, 8 giugno 2000. URL consultato il 2 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
- ^ (DE) Best of Rock & Metal - Die 500 stärksten Scheiben aller Zeiten, Rock Hard, 2005, p. 32, ISBN 3-89880-517-4.
- ^ (EN) Chad Childers, No. 15: A Perfect Circle, 'Mer de Noms' – Best Debut Hard Rock Albums, su Loudwire, 6 giugno 2013. URL consultato il 2 novembre 2021.
- ^ (EN) The Top 20 best metal albums of 2000, su Metal Hammer, 29 settembre 2021. URL consultato il 2 novembre 2021.
- ^ (EN) Note di copertina di Mer de Noms, A Perfect Circle, Virgin Records, 724384925321, CD, 23 maggio 2000.
- ^ a b (EN) Mer De Noms - Chart History (Billboard 2000), su Billboard. URL consultato il 28 giugno 2019.
- ^ (EN) A Perfect Circle Storms Onto Chart with Highest Debuting First Album Ever From a Rock Band, su World Beat, 2 giugno 2000. URL consultato il 2 novembre 2021 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2008).
- ^ a b c d e f (NL) A Perfect Circle - Mer de noms, su Ultratop. URL consultato il 18 novembre 2021.
- ^ (EN) A Perfect Circle - Billboard Canadian Albums Chart History, su Billboard. URL consultato l'8 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2021).
- ^ (EN) Mer de Noms - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato l'8 agosto 2024.
- ^ (EN) A Perfect Circle - Billboard 200 Chart History, su Billboard. URL consultato l'8 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2021).
- ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 2000, su Australian Recording Industry Association. URL consultato l'8 agosto 2024.
- ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2000, su Billboard. URL consultato l'8 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2021).
Collegamenti esterni
- (EN) Ned Raggett, Mer de Noms, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Mer De Noms, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Mer de noms, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
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Billy Howerdel · Maynard James Keenan · James Iha · Matt McJunkins Tim Alexander · Troy Van Leeuwen · Paz Lenchantin · Josh Freese · Danny Lohner · Jeordie White · Jeff Friedl | |||||||||
Album |
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EP | Deep Cuts · Sessanta E.P.P.P. | ||||||||
Singoli | Judith · 3 Libras · The Hollow · Weak and Powerless · The Outsider · Blue · Imagine · Passive · By and Down · The Doomed · Disillusioned · So Long, and Thanks for All the Fish | ||||||||
Altri brani | TalkTalk | ||||||||
Voci correlate | Ashes Divide · Puscifer · Tapeworm · Tool | ||||||||
Discografia |