Locomotiva FS 905

FS 905
Locomotiva a vapore
Locomotiva 905 nuova di fabbrica
Anni di progettazione 1904
Anni di costruzione 1908- 1912
Anni di esercizio 1908 - anni sessanta
Quantità prodotta 84
Costruttore Maffei, Breda
Dimensioni 10.437 mm x ?? x 4.245 mm
Interperno 4.100 mm
Passo dei carrelli 2.250 + 1.850 mm
Massa in servizio 56.200 kg
Massa aderente 46.200 kg
Rodiggio 1-3-0 (1 C)
Diametro ruote motrici 1.360 mm (motrice)
Distribuzione Walschaerts
Potenza oraria 540 CV
Sforzo trazione massimo 10.500 kg
Velocità massima omologata 70 km/h
Alimentazione Carbone
Autonomia Acqua: 5.900 litri
Carbone: 1.800 kg

Le locomotive gruppo 905 erano locotender a vapore saturo, a 2 cilindri e a semplice espansione, che le Ferrovie dello Stato progettarono e costruirono pochi anni dopo la loro costituzione.

Storia

Le locomotive del gruppo 905, sono il frutto dell'ultimo progetto, del 1904, approntato dall'Ufficio Studi di Firenze della Rete Adriatica ma non realizzato; questo venne ripreso qualche anno dopo dall'Ufficio Studi di Firenze delle Ferrovie dello Stato nato in seguito alla unificazione e nazionalizzazione delle ferrovie nel 1905. Il primo lotto di 24 locomotive venne commissionato alla prestigiosa fabbrica Maffei di Monaco di Baviera che le consegnò tra il 1908 e il 1909. Le locomotive nascevano dalla necessità immediata di disporre di locomotive versatili e abbastanza veloci per l'uso sulle linee centro-meridionali allo scopo di sostituire le ormai insufficienti 851 e 870 ereditate in gran numero dalle vecchie società ferroviarie, di prestazioni scarse in potenza e velocità per il vasto programma di potenziamento ed ammodernamento della rete nazionale previsto dal direttore Riccardo Bianchi. Erano state infatti ordinate nuove carrozze a carrelli a cassa metallica per sostituire le obsolete carrozze a terrazzini di legno e a due assi e occorreva quindi una locomotiva più potente. Il secondo lotto di locomotive venne commissionato alla impresa nazionale Breda che tra 1910 e 1912 ne costruì ben 60 unità.

Le 905 svolsero onorevole servizio in molti impianti e linee appenniniche dell'Italia centrale e meridionale. Svolsero servizio anche sulle linee interne della Sicilia. Gli accantonamenti iniziarono negli anni cinquanta ed entro i primi anni sessanta avevano coinvolto l'intero gruppo. Sono sopravvissute solo la Gr.905.032 esposta al Museo di Pietrarsa e la Gr.905.043 salvata in extremis dalla demolizione e tenuta conservata a Lecce.

Caratteristiche tecniche

Le locomotive 905.xxx erano delle locotender a tre assi motori accoppiati ed un asse anteriore portante che formava un carrello italiano (detto anche carrello Zara) con il primo asse motore; il meccanismo motore era a 2 cilindri esterni, a vapore saturo e a semplice espansione. La caldaia aveva una pressione di 12 bar, e permetteva lo sviluppo di ben 540 CV alla velocità di 45 km/h raggiungendo agevolmente la velocità massima di 70 km/h. Con le scorte di 5.900 litri d'acqua e di 1.800 kg di carbone la locomotiva pesava in servizio 56,2 t. la sua massa aderente di 46 t le permetteva una buona capacità di spunto, all'avviamento, anche su linee piuttosto difficili.

La locomotiva era dotata di apparecchiatura del freno continuo ad aria compressa oltre che del comune freno a mano. Essendo dotata di condotta per il riscaldamento a vapore delle carrozze era ben atta ad effettuare treni viaggiatori.

Deposito locomotive di assegnazione

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Locomotive conservate

Note

  1. ^ iTreni-251,Editrice ETR, Salò, 2003, pag.14.

Bibliografia

  • Bruno Bonazzelli,L'Album delle Locomotive 1963, in HO-Rivarossi. Como
  • Servizio Materiali e Trazione,La locomotiva a vapore, 1968, FS. Firenze

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