La donna che vinse il destino

La donna che vinse il destino
Titolo originaleThe Woman Who Walked Alone
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1922
Durata62 min circa (6 rulli)
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33 : 1
film muto
Generedrammatico
RegiaGeorge Melford
Soggettoda The Cat That Walked Alone di John Colton
SceneggiaturaWill M. Ritchey
Casa di produzioneFamous Players-Lasky Corporation
Distribuzione in italianoFamous Players
FotografiaBert Glennon
Interpreti e personaggi
  • Dorothy Dalton: The Honorable Iris Champneys
  • Milton Sills: Clement Gaunt
  • E.J. Ratcliffe (come E.J. Radcliffe): conte di Lemister
  • Wanda Hawley: Muriel Champneys
  • Frederick Vroom: marchese di Champneys
  • Mayme Kelso (come Maym Kelso): marchesa di Champneys
  • John Davidson: Otis Yeardley
  • Harris Gordon: Sir Basil Deere
  • Charles Ogle: Schriemann
  • Mabel Van Buren: Hannah Schriemann
  • Maurice 'Lefty' Flynn (come Maurice B. Flynn): Jock MacKeinney
  • Cecil Holland: Mombo
  • John McKinnon (come John MacKinnon): il maggiordomo di Lemister

La donna che vinse il destino (The Woman Who Walked Alone) è un film muto del 1922 diretto da George Melford. La sceneggiatura si basa su The Cat That Walked Alone, racconto di John Colton di cui non si conosce la data di pubblicazione[1].

Il film ha la supervisione (non confermata) di Penrhyn Stanlaws e Thompson Buchanan.

James Wong Howe appare come secondo assistente alla macchina da presa.

Trama

Dorothy Dalton e Milton Sills

Sposata al conte di Lemister con un matrimonio di convenienza, Iris Champneys compromette la sua reputazione per aiutare la sorella che, dopo essere stata sedotta, deve recuperare delle lettere che potrebbero rovinarla. Lemister, pensando che la moglie l'abbia tradito, chiede il divorzio.

Clement Gaunt, un ex dipendente del conte innamorato di Iris, in Sudafrica è diventato caposquadra in un ranch. Qui, però, viene accusato dell'assassinio del proprietario che, in realtà, è stato ucciso dalla moglie Hannah. Sette anni dopo, in fuga dalla polizia, Clement incontra Iris, diventata locandiera in una taverna che si trova lungo la strada carovaniera. Conosciuta la storia di Clement, Iris parte a cavallo per andare da Hannah, alla quale porta la notizia della morte di Gaunt, giustiziato per l'omicidio. Quando però la polizia arriva a casa di Hannah insieme a Clement, credendo di trovarsi davanti a un fantasma, i nervi della donna cedono e confessa di essere stata lei a sparare al marito. Clement, finalmente libero da ogni accusa, può iniziare una nuova vita insieme all'amata Iris.

Produzione

Il film fu prodotto dalla Famous Players-Lasky Corporation.

Distribuzione

Il copyright del film, richiesto dalla Famous Players-Lasky Corp., fu registrato il 7 giugno 1922 con il numero LP17948[1][2].

Distribuito dalla Famous Players-Lasky Corporation e dalla Paramount Pictures, il film - presentato da Jesse L. Lasky - uscì nelle sale cinematografiche statunitensi l'11 giugno 1922. In Italia, uscì l'anno successivo.

Copia della pellicola si trova conservata negli archivi di Mosca della Gosfilmofond[2].

Note

  1. ^ a b AFI
  2. ^ a b Library of Congress

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Collegamenti esterni

  • (EN) La donna che vinse il destino, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) La donna che vinse il destino, su AllMovie, All Media Network. Modifica su Wikidata
  • (EN) La donna che vinse il destino, su Box Office Mojo, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) La donna che vinse il destino, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute. Modifica su Wikidata
  • (EN) La donna che vinse il destino, su Silent Era. Modifica su Wikidata
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