Integrale di Grassman

In fisica matematica, un integrale di Grassman (o un integrale di Berezin) è un modo per definire l'integrazione per funzioni di variabili di Grassmann. Esso non è un integrale nel senso di Lebesgue: si chiama integrazione, perché ha proprietà analoghe e dato che è usato in fisica come una somma "sul cammino" di fermioni, come un'estensione dell'integrazione sul cammino. La tecnica è stata inventata dal fisico David John Candlin nel 1956[1], ma a volte prende il nome dal matematico russo Felix Berezin, che l'ha incluso in un trattato nel suo libro di testo[2].

Definizione

L'integrale di Berezin è definito come un funzionale lineare, ovvero[3]:

[ a f ( θ ) + b g ( θ ) ] d θ = a f ( θ ) d θ + b g ( θ ) d θ {\displaystyle \int [af(\theta )+bg(\theta )]\,d\theta =a\int f(\theta )\,d\theta +b\int g(\theta )\,d\theta }

dove noi definiamo:

θ d θ = 1 {\displaystyle \int \theta \,d\theta =1}  ;
d θ = 0 {\displaystyle \int \,d\theta =0}  ;

così che:

θ f ( θ ) d θ = 0. {\displaystyle \int {\frac {\partial }{\partial \theta }}f(\theta )\,d\theta =0.}

Queste proprietà definiscono l'integrale in modo univoco.

( a θ + b ) d θ = a . {\displaystyle \int (a\theta +b)\,d\theta =a.}

Questa è la funzione più generale, perché ogni funzione omogenea di una variabile Grassmann è costante o è lineare.

Numero di Grassmann

In Fisica matematica, un numero di Grassmann (chiamato numero anticommutante) è una quantità θ i {\displaystyle \theta _{i}} che anticommuta con gli altri numeri di Grassmann , ma commuta con i numeri ordinari x j {\displaystyle x_{j}} ,

θ i θ j = θ j θ i θ i x j = x j θ i . {\displaystyle \theta _{i}\theta _{j}=-\theta _{j}\theta _{i}\qquad \theta _{i}x_{j}=x_{j}\theta _{i}.}

In particolare, il quadrato di un numero di Grassmann è nullo:

θ i θ i = 0. {\displaystyle \theta _{i}\theta _{i}=0.}

L'algebra generata da un insieme di numeri di Grassmann è nota come algebra di Grassmann (o algebra esterna). L'algebra di Grassmann generata da n numeri di Grassmann linearmente indipendenti ha dimensione 2n. Questi enti prendono il nome da Hermann Grassmann. Ad esempio se n=3, abbiamo gli elementi linearmente indipendenti:

θ 1 , θ 2 , θ 3 {\displaystyle \theta _{1},\theta _{2},\theta _{3}}
θ 1 θ 2 , θ 2 θ 3 , θ 3 θ 1 {\displaystyle \theta _{1}\theta _{2},\theta _{2}\theta _{3},\theta _{3}\theta _{1}}
θ 1 θ 2 θ 3 {\displaystyle \theta _{1}\theta _{2}\theta _{3}}

che insieme all'unità 1, formano uno spazio 23=8-dimensionale.

L'algebra di Grassman è l'esempio prototipo di algebre supercommutative. Queste sono algebre con una decomposizione in variabili pari e dispari che soddisfa una versione gradata della commutatività (in particolare, elementi dispari anticommutano).

Rappresentazione matriciale

I numeri di Grassmann possono sempre venire rappresentati da matrici. Consideriamo, ad esempio, l'algebra di Grassmann generata da due numeri di Grassmann θ 1 {\displaystyle \theta _{1}} e θ 2 {\displaystyle \theta _{2}} . Questi numeri possono essere rappresentati da matrici 4×4 :

θ 1 = [ 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 ] θ 2 = [ 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 ] θ 1 θ 2 = θ 2 θ 1 = [ 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 ] {\displaystyle \theta _{1}={\begin{bmatrix}0&0&0&0\\1&0&0&0\\0&0&0&0\\0&0&1&0\\\end{bmatrix}}\qquad \theta _{2}={\begin{bmatrix}0&0&0&0\\0&0&0&0\\1&0&0&0\\0&-1&0&0\\\end{bmatrix}}\qquad \theta _{1}\theta _{2}=-\theta _{2}\theta _{1}={\begin{bmatrix}0&0&0&0\\0&0&0&0\\0&0&0&0\\1&0&0&0\\\end{bmatrix}}}

In generale, una algebra di Grassmann con n generatori può venire rappresentata da 2n × 2n matrici quadrate. Fisicamente queste matrici possono venir pensate come operatori di creazione agenti su uno spazio di Hilbert di n fermioni nella base del numero di occupazione. Dal momento che il numero di occupazione per ciascun fermione è o 0 o 1, ci sono 2n stati possibili. Matematicamente, queste matrici possono essere interpretate come operatori lineari corrispondenti alla moltiplicazione sinistra dell'algebra esterna sull'algebra di Grassmann stessa.

Applicazioni

I numeri di Grassman sono anche importanti nella definizione di supervarietà (o superspazio), dove vengono utilizzate come "coordinate anticommutanti", oltre a definire gli integrali sulle variabili di Grassman, noti come integrali di Berezin.

Note

  1. ^ D.J. Candlin, On Sums over Trajactories for Systems With Fermi Statistics, in Nuovo Cimento, vol. 4, 1956, p. 224, DOI:10.1007/BF02745446.
  2. ^ A. Berezin, The Method of Second Quantization, Academic Press, (1966)
  3. ^ A. Berezin, The Method of Second Quantization, New York, Academic Press, (1966)

Bibliografia

  • Theodore Voronov: Geometric integration theory on Supermanifolds, Harwood Academic Publisher, ISBN 3-7186-5199-8
  • D.J. Candlin, On Sums over Trajactories for Systems With Fermi Statistics, in Nuovo Cimento, vol. 4, 1956, p. 224, DOI:10.1007/BF02745446.
  • A. Berezin, The Method of Second Quantization, Academic Press, (1966)

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) D.J. Candlin, On Sums over Trajactories for Systems With Fermi Statistics, in Nuovo Cimento, vol. 4, 1956, p. 224, DOI:10.1007/BF02745446.
  • (EN) Introducing supersymmetry[collegamento interrotto], M. F. Sohnius, 1985.
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