Incidente di marzo

L'incidente di marzo (三月事件?, Sangatsu Jiken), fu un tentato colpo di Stato verificatosi in Giappone nel 1931. La ribellione fu messa in atto dai membri di un'organizzazione segreta nota come Sakurakai, che poteva contare sul supporto di gruppi civili ultranazionalisti.[1]

Storia

La Sakurakai venne fondata alcuni mesi prima dell'incidente, nel settembre 1930 dal Tenente colonnello Hashimoto e altri esponenti dell'Esercito imperiale giapponese. La società aveva lo scopo di assumere il controllo della nazione e instaurare un potere autoritario, retto dall'Imperatore Hirohito e da un governo militare.

Per far si che ciò fosse possibile, Hashimoto sviluppò un piano articolato in tre fasi:

  • Scoppio di violenti disordini a Tokyo e conseguente istituzione della legge marziale.
  • Marcia sulla Dieta nazionale del Giappone ed esecuzione del colpo di Stato.
  • Designazione di un nuovo governo capeggiato dal ministro della guerra Kazushige Ugaki.

Tra i finanziatori della rivolta, figurava anche un rappresentate del Clan Tokugawa, la famiglia che governò il Giappone dal 1603 al 1868, tramite una dittatura militare basata sul feudalesimo. Alla fine fine di febbraio vi fu una riunione tra Hashimoto, Ugaki e altri pianificatori del golpe. Contemporaneamente i raggruppamenti civili di estrema destra istigarono una ribellione fuori dal palazzo della Dieta di Tokyo. Tuttavia, a causa di difficoltà organizzative, l'operazione non riuscì ad attirare abbastanza reclute e la rivolta prevista non si verificò. Dopo ciò, Ugaki avendo visto il mancato sviluppo delle rivolte di febbraio, si rifiutò di collaborare ulteriormente. Ormai egli programmava di diventare primo ministro con mezzi legali piuttosto che con un colpo di stato. I rivoluzionari tentarono nuovamente di iniziare una ribellione il 17 marzo 1931, ma per l'ennesima volta gli oltre diecimila contestatori previsti non si fecero vivi.[2] Quindi gli ideatori della sommossa furono in conclusione arrestati. Tuttavia le punizioni inflitte ai rivoltosi furono di lieve entità, poiché essendo stati coinvolti illustri personaggi della politica giapponese, si preferì mettere a tacere la vicenda per evitare il verificarsi di uno scandalo nazionale. La mancanza di condanne esemplari causò tuttavia un secondo tentativo di presa del potere. Infatti pochi mesi più tardi la Sakurakai innescò l'incidente d'ottobre, anch'esso fallito miseramente.

Note

  1. ^ https://www.noahpinion.blog/p/japanese-lessons-for-the-american
  2. ^ https://matthewlegare.com/blog-post/the-march-incident-of-1931-japanese-history/

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