Il segno del Coyote

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Il segno del Coyote
Scena iniziale del film
Lingua originale	italiano
Paese di produzione	Italia, Spagna
Anno	1963
Durata	80 min
Genere	western
Regia	Mario Caiano
Soggetto	José Mallorquí
Sceneggiatura	José Mallorquí
Produttore	Norberto Soliño
Produttore esecutivo	Produzioni Europee Associate (PEA), Copercines
Distribuzione in italiano	Materna Film-Verleih, Exclusivas Floralva Distribución S.A.
Fotografia	Aldo Greci
Montaggio	Renato Cinquini
Musiche	Francesco de Masi, Manuel Parada^[2]
Scenografia	Piero Filippone
Costumi	Rufina Sanjuán
Trucco	Rino Carboni
Interpreti e personaggi
Fernando Casanova: César de Echagüe/ Il Coyote María Luz Galicia: Leonor Acevedo Mario Feliciani: governatore Parker Giulia Rubini: Beatrice Arturo Dominici: giudice Clemens Piero Lulli: Lenny Nadia Marlowa: Lupe Raf Baldassarre: uno della banda di Lenny Joe Kamel^[1] Miguel del Castillo: Julian Giuseppe Fortis: Wilkes José Jaspe: uno dei Lugones José Marco: capitano Grey Fernando Sancho: uno dei Lugones Andrea Scotti: figlio di Don Goyo Jesús Tordesillas: padre di César Paola Barbara: Teodora Acevedo Félix Fernández^[2]: don Goyo
Doppiatori italiani
Pino Locchi: César de Echagüe/ Il Coyote Fiorella Betti: Beatrice Glauco Onorato: Lenny Vittoria Febbi: Lupe Oreste Lionello: Julian Luigi Pavese: uno dei Lugones (Jaspe) Renato Turi: capitano Grey Gianfranco Bellini: figlio di Don Goyo Gino Baghetti: padre di César Lydia Simoneschi: Teodora Acevedo Gualtiero De Angelis: don Goyo

Il segno del Coyote è un film del 1963 diretto da Mario Caiano.

Secondo alcuni è considerato il primo western all'italiana.^[3]

Trama

California, 1860: la valle di Monterey è sottoposta alle angherie del tirannico governatore corrotto della California; Parker. Parker pubblica un editto che costringe tutti gli allevatori a presentare i loro titoli di proprietà sulla terra, confiscando le fattorie a chi non potrà dimostrarlo. Il misterioso cavaliere chiamato Coyote si opporrà proteggendo il popolo.

Produzione

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Distribuzione

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Critica

«Le avventure di questo raddrizza torti [...] sono narrate speditamente [...]. La messinscena è accurata, ma si tratta di un sotto-western, malgrado tutto.»

(R. Tabès in Saison '64, 1964^[4])

Note

^ Accreditato come Joe Camel
^ ^a ^b Non accreditato nell'edizione italiana
^ Piero Gelli, Lo Spettacolo. Enciclopedia di cinema, teatro, balletto, circo, tv, rivista, Garzanti, 1976, pp. 299.
^ Il segno del coyote, cinematografo.it