Heidi Biebl

Heidi Biebl
Heidi Biebl agli VIII Giochi olimpici invernali di Squaw Valley 1960
Nazionalitàbandiera Germania Ovest
Altezza159 cm
Peso56 kg
Sci alpino
SpecialitàDiscesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
SquadraSC Oberstaufen
Termine carriera1965
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 1 0 0
Mondiali 1 0 0

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Heidi Biebl (Oberstaufen, 17 febbraio 1941 – Immenstadt im Allgäu, 20 gennaio 2022) è stata una sciatrice alpina tedesca, campionessa olimpica e iridata nella discesa libera a Squaw Valley 1960 e vincitrice di diverse classiche dello sci alpino; gareggiò per la nazionale tedesca occidentale e, agli VIII Giochi olimpici invernali di Squaw Valley 1960 e ai IX di Innsbruck 1964, per la Squadra Unificata Tedesca. Nell'ultimo scorcio della sua carriera (stagione 1964-1965) aggiunse al proprio il cognome del coniuge e gareggiò come Heidi Schmid-Biebl[1][2][3].

Biografia

Carriera sciistica

Stagioni 1958-1960

Sciatrice polivalente, Heidi Biebl debuttò in campo internazionale in occasione delle SDS-Rennen 1958 (Grindelwald, 8-11 gennaio), classificandosi 52ª nella discesa libera, 50ª e 33ª nei due slalom giganti e 46ª nella combinata[4]; nel 1959 vinse lo slalom speciale di Rottach-Egern dell'8 marzo[5].

Nel 1960 si piazzò 2ª nella discesa libera delle SDS-Rennen (Grindelwald, 6-8 gennaio)[6], 3ª nella discesa libera e nello slalom gigante del trofeo dell'Hahnenkamm (Kitzbühel, 15-17 gennaio)[7] e prese parte agli VIII Giochi olimpici invernali di Squaw Valley 1960 (19-27 febbraio), suo esordio olimpico e iridato: vinse la medaglia d'oro nella discesa libera, divenendo così la più giovane campionessa olimpica nella storia dello sci alpino ai Giochi olimpici[8], e fu 37ª nello slalom gigante, 21ª nello slalom speciale e 13ª nella combinata[9], disputata in sede olimpica ma valida solo ai fini dei Mondiali 1960.

Stagioni 1961-1962

Nel 1961 vinse la discesa libera e la combinata delle SDS-Rennen (Grindelwald, 10-13 gennaio), dove si classificò 2ª nello slalom speciale[10], si piazzò 2ª nella discesa libera, nello slalom speciale e nella combinata dell'Hahnenkamm (Kitzbühel, 20-21 gennaio)[11], 3ª nella discesa libera e 2ª nello slalom speciale e nella combinata del Grand Prix Feminine (Saint-Gervais-les-Bains, 26-28 gennaio)[12], 2ª nella discesa libera e nello slalom speciale delle Silberkrugrennen (Badgastein, 3-5 febbraio)[13]; vinse quindi lo slalom gigante di Lenggries del 26 febbraio[14], la Coppa Grischa di Davos/Lenzerheide/Sankt Moritz (28 febbraio-3 marzo), dove fu 1ª nello slalom speciale, 2ª nella discesa libera e 2ª nello slalom gigante[15], e la combinata del trofeo Arlberg-Kandahar (Mürren, 10-12 marzo), classificandosi 2ª nella discesa libera e nello slalom speciale[16].

Nella stagione 1961-1962 vinse lo slalom gigante e la combinata e si piazzò 2ª nello slalom speciale del Critérium de la première neige (Val-d'Isère, 14-17 dicembre)[17], vinse la combinata e fu 2ª nella discesa libera e nello slalom speciale delle SDS-Rennen (Grindelwald, 9-12 gennaio)[18], si classificò 3ª nello slalom gigante delle Silberkrugrennen (Badgastein, 17-19 gennaio)[19] e partecipò ai Mondiali di Chamonix 1962 (10-18 febbraio), dove si piazzò 11ª nello slalom gigante non completò la discesa libera e lo slalom speciale[20]; sul finire della stagione conquistò lo slalom speciale e fu 2ª nella combinata dell'Arlberg-Kandahar (Sestriere, 9-11 marzo)[21] e all'Otto Furrer Memorial (Zermatt, 16-18 marzo) si classificò 2ª nella discesa libera e nella combinata e 3ª nello slalom speciale[22].

Stagioni 1963-1965

Nella stagione 1962-1963 si piazzò 3ª nello slalom speciale e nella combinata del Grand Prix Feminine (Saint-Gervais-les-Bains, 24-26 gennaio)[23], 2ª nello slalom speciale e nella combinata delle gare pre-olimpiche di Axamer Lizum (15-17 febbraio)[24], 3ª nello slalom gigante, 2ª nello slalom speciale e 2ª nella combinata del trofeo Holmenkollen-Kandahar (Holmenkollen, 14-15 marzo)[25] e vinse lo slalom speciale e fu 2ª nello slalom speciale di Bad Hindelang (14-14 aprile)[26]. Ai IX Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1964 (29 gennaio-9 febbraio), sua ultima presenza olimpica e iridata, fu 4ª sia nella discesa libera sia nello slalom speciale, mentre non completò lo slalom gigante; si classificò quindi 2ª nello slalom gigante e nello slalom speciale del Grand Prix du Savoiedi quell'anno (Méribel, 20-22 marzo)[27].

Nel 1965 si piazzò 3ª nello slalom speciale di Oberstaufen del 3 gennaio[28], vinse lo slalom speciale e la combinata e fu 3ª nella discesa libera delle SDS-Rennen (Grindelwald, 9-12 gennaio)[1] e all'Arlberg-Kandahar (Sankt Anton am Arlberg, 15-17 gennaio) s'impose nuovamente nello slalom speciale e si classificò 3ª nella discesa libera e 2ª nella combinata[29]; alle Goldschlüsselrennen di Schruns (19-21 gennaio) si piazzò 2ª nello slalom gigante, nello slalom speciale e nella combinata[30], al Grand Prix Feminine (Saint-Gervais-les-Bains, 27-29 gennaio) 3ª nello slalom speciale[31], infine alla Coppa dei Paesi alpini (Davos, 9-15 febbraio) 2ª nello slalom speciale[32]: fu quella l'ultima competizione internazionale alla quale prese parte e si ritirò l'anno seguente a causa di divergenze con la Federazione sciistica della Germania[8].

Altre attività

Dopo il ritiro lavorò come commentatrice sportiva per diverse reti televisive tedesche, oltre a svolgere le attività di istruttrice di sci e albergatrice nella natia Oberstaufen[8].

Palmarès

Olimpiadi

Classiche

Arlberg-Kandahar
  • 3 vittorie (combinata a Mürren 1961; slalom speciale a Sestriere 1962; slalom speciale a Sankt Anton am Arlberg 1965)
Critérium de la première neige
  • 2 vittorie (slalom gigante, combinata a Val-d'Isère 1961)
SDS-Rennen
  • 5 vittorie (discesa libera, combinata a Grindelwald 1961; combinata a Grindelwald 1962; slalom speciale, combinata a Grindelwald 1965)

Campionati tedeschi

  • 14 ori (slalom gigante nel 1959; slalom speciale nel 1960; discesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata nel 1961; discesa libera, slalom speciale nel 1962; discesa libera, slalom gigante, combinata nel 1964; slalom gigante, slalom speciale, combinata nel 1965)[2]
  • 1 bronzo (dati parziali: discesa libera nel 1965[3])

Riconoscimenti

La natia Oberstaufen ha intitolato a Heidi Biebl un sentiero e ha esposto i suoi trofeo nel locale museo[33].

Note

  1. ^ a b (EN) 05-08.01.65. Grindelwald, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  2. ^ a b (DE) Ski-Alpin - Deutsche Meisterschaften - Damen (1932-2003), su sport-komplett.de. URL consultato il 23 luglio 2024.
  3. ^ a b (DE) Nun hat es auch Heidi "erwischt" (XML), in Hamburger Abendblatt, Amburgo, 1º marzo 1965, p. 12. URL consultato il 23 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2014).
  4. ^ (EN) 08-11.01.1958. Grindelwald, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  5. ^ (EN) 07-08.03.59. Rottach-Eggern (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  6. ^ (EN) 06-08.01.60. Grindelwald, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  7. ^ (EN) 15-17.01.1960. Kitzbuehel, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  8. ^ a b c (EN) Heidi Biebl, su olympedia.org. URL consultato il 23 luglio 2024.
  9. ^ (EN) 26.02.1960. Squaw Valley (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  10. ^ (EN) 10-13.01.61. Grindelwald, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  11. ^ (EN) 20-21.01.1961. Kitzbuehel, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  12. ^ (EN) 26-28.01.61. St.Gervais, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  13. ^ (EN) 03-05.02.61. Bad Gastein, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  14. ^ (EN) 26.02.61. Lengries (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  15. ^ (EN) 28.02.61. Davos (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  16. ^ (EN) 10-12.03.1961. Muerren, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  17. ^ (EN) 14-17.12.61. Val d'Isere, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  18. ^ (EN) 09-12.01.62. Grindelwald, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  19. ^ (EN) 17-19.01.62. Bad Gastein, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  20. ^ (EN) 10-18.02.1962. Chamonix, France, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  21. ^ (EN) 09-11.03.1962. Sestriere, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  22. ^ (EN) 16-18.03.1962. Zermatt, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  23. ^ (EN) 24-26.01.63. St.Gervais, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  24. ^ (EN) 15-17.02.63. Innsbruck, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  25. ^ (EN) 14-15.03.1963. Holmenkollen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  26. ^ (EN) 13-14.04.63. Hindelang (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  27. ^ (EN) 20-22.03.64. Meribel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  28. ^ (EN) 03.01.65. Oberstauffen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  29. ^ (EN) 15-17.01.1965. St. Anton, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  30. ^ (EN) 19-21.01.65. Schruns, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  31. ^ (EN) 27-29.01.65. St.Gervais, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  32. ^ (EN) 09-15.02.65. Davos, su alpineskiworld.net. URL consultato il 23 luglio 2024.
  33. ^ (DE) Über mich, su heidi-biebl.de, sito personale di Heidi Biebl. URL consultato il 23 luglio 2024.

Collegamenti esterni

  • (DE) Sito ufficiale, su heidi-biebl.de. Modifica su Wikidata
  • (EN) Heidi Biebl, su fis-ski.com, FIS. Modifica su Wikidata
  • (EN) Matteo Pacor, Heidi Biebl, su Ski-DB.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Heidi Biebl, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Heidi Biebl, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017). Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 311574874 · GND (DE) 1060586673
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