Glottocentrismo
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Per "glottocentrismo" si intende l'assunzione, diffusa senza apprezzabili differenze diastratiche, che la propria lingua sia la migliore di tutte (in termini fonoestetici più che culturali).[1] Tale era l'approccio degli antichi Greci, che definivano barbari (βάρβαροι, bàrbaroi, 'coloro che balbettano', 'i balbuzienti') gli stranieri.[2]
Un approccio glottocentrista può avere effetti molto penalizzanti in chi, affetto da esso, voglia apprendere una lingua seconda.[1]
Note
Bibliografia
- Gian Luigi Beccaria (a cura di), Dizionario di linguistica, Torino, Einaudi, 2004, ISBN 978-88-06-16942-8.
Voci correlate
- L2
- Apprendimento della seconda lingua
- Xenofobia
Collegamenti esterni
- glottocentrismo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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