Giulio Biglieri

Giulio Biglieri (L'Aquila, 9 ottobre 1911 – Torino, 5 aprile 1944) è stato un partigiano e bibliotecario italiano, medaglia d'Argento al valor militare alla memoria.

Biografia

Fu arrestato dai fascisti per la prima volta a 21 anni e venne rinchiuso per qualche tempo nel carcere Regina Coeli a Roma. Scontata la condanna, raggiunse la famiglia, che nel frattempo si era trasferita a Novara[1]. Nel 1940, tramite un concorso, ottenne un posto alla Biblioteca Nazionale di Torino.

Fu richiamato alle armi e combatté sul fronte albanese come capitano di complemento. Durante tale servizio, venne decorato con tre croci di guerra e proposto per la medaglia di bronzo al valor militare[2].

Durante l'armistizio Biglieri si trovava in Meridione ma decise di tornare nell'Italia settentrionale per combattere nella Resistenza Italiana. A stretto contatto con il Partito d'Azione e con il Partito Socialista, Biglieri compì numerose missioni fra Roma ed il Piemonte, soprattutto nel Novarese ed in Alta Val Sesia.

Nel 1944 Biglieri venne nuovamente arrestato ed incarcerato a Novara, dopo dodici giorni di prigionia riuscì a farsi liberare e scappò a Torino sotto falso nome. Qui si mise a disposizione del Comitato militare del CLN piemontese. Venne catturato dai fascisti pochi giorni dopo, assieme al Generale Giuseppe Perotti ed altri membri del CLN.

Biglieri venne sommariamente processato e condannato a morte: venne fucilato assieme ad altri sette compagni di lotta e combattenti per la libertà al Poligono di tiro Martinetto di Torino.

Onorificenze

Medaglia d'Argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'Argento al valor militare
«Valoroso combattente e abile organizzatore della Resistenza. Catturato per tale attività e poi rilasciato con la clausola della vigilanza speciale, riprendeva la sua opera per la libertà. Arrestato coi membri del Comitato Militare del C.V.L piemontese, cadeva dinanzi al plotone di esecuzione con la fierezza del soldato che sa di morire per un superiore ideale[3]»
— Torino, 8 settembre 1943 - 5 aprile 1944

Riconoscimenti

  • A Giulio Biglieri è stata intitolata una via dal Comune di Torino dopo la Liberazione, nel quartiere Nizza Millefonti.
  • Nell'omonima via è presente un circolo ARCI storico della città di Torino: il Circolo Arci G. Biglieri
  • Gli è stata posta una targa a ricordo nella casa dove visse la propria gioventù, a Novara in Via Mazzini 13B[4]

Note

  1. ^ https://www.anpi.it/donne-e-uomini/300/giulio-biglieri
  2. ^ http://www.museotorino.it/view/s/7c2af5d1ee264f628f91dd7b6000e9e4
  3. ^ Sito anpi Novara Verbania Archiviato il 3 febbraio 2007 in Internet Archive.
  4. ^ Giulio Biglieri, su chieracostui.com. URL consultato il 04-07-2021.

Collegamenti esterni

  • Giulio Biglieri, in Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo, Associazione Italiana Biblioteche. Modifica su Wikidata
  • Giulio Biglieri, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. Modifica su Wikidata
  • Circolo Arci Biglieri, su arcitorino.it. URL consultato il 18 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2006).
  • Ultime lettere di Giulio Biglieri, su ultimelettere.it.
  • Sito anpi Novara Verbania, su anpi.it. URL consultato il 29 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2007).
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