Giulio Bartali

 
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Giulio Bartali
Giulio e Gino Bartali
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Ciclismo
SpecialitàStrada
 
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Giulio Bartali (Ponte a Ema, 20 ottobre 1916 – Firenze, 16 giugno 1936) è stato un ciclista su strada italiano.[1]

Carriera

Fratello minore di Gino, il grande campione di ciclismo degli anni trenta e quaranta, anche Giulio corse in bicicletta, malgrado l'opposizione dei genitori: furono i successi da dilettante del fratello a permettergli di intraprendere quella carriera.

Il 14 giugno 1936, esattamente una settimana dopo la conclusione del primo Giro d'Italia vinto dal fratello, Giulio corse a Firenze la Targa Chiari, gara valida per il campionato regionale dilettanti. Sotto la pioggia battente, all'altezza della discesa del San Donato presso Osteria Nuova (Bagno a Ripoli), sbucò all'improvviso una Fiat Balilla nera che non aveva rispettao l'alt e che lo investì all'altezza del fianco sinistro: si fratturò spalla, bacino e costole. Fu operato d'urgenza. Non riprese conoscenza e spirò il 16 giugno[2], all'età di quasi vent'anni. Gino, che raccontava sempre come il fratello fosse più forte di lui sia in piana che in discesa, in seguito alla sua morte pensò seriamente di abbandonare il ciclismo, ma solo le pressioni della famiglia e il sostegno della fede lo fecero tornare in pista[3]

Giulio riposa nel cimitero di Ponte a Ema, dove è sepolto pure il fratello Gino.

Nel 1959 morì il chirurgo che l'aveva operato, lasciando una lettera per la madre dei due ciclisti nella quale confessava di aver commesso un errore irreparabile e di averne quindi causato la morte[4].

Ancora nel 2020 viene ricordato con la deposizione di una corona al cippo che indica il luogo dove morì[5][6].

Nella cultura di massa

Nel 2006, la RAI ha prodotto una fiction in due puntate sulla vita di Gino Bartali, intitolata Gino Bartali - L'intramontabile, dove Giulio Bartali è stato interpretato dall'attore Edoardo Gabbriellini.

Note

  1. ^ Bruno Cavalieri, Grande Bartali: Vita e carriera di Gino Bartali, uomo e campione esemplare, Edizioni Il Fiorino Modena, 21 novembre 2014, p. 11, ISBN 978-88-7549-528-2. URL consultato il 13 maggio 2024.
  2. ^ Beppe Conti, Giro d'Italia: Racconti e misteri in maglia rosa, Diarkos, 8 maggio 2023, ISBN 978-88-3616-299-4. URL consultato il 13 maggio 2024.
  3. ^ Materiale nel Museo del Ciclismo Gino Bartali, Ponte a Ema, Firenze.
  4. ^ Tratto da un articolo pubblicato su sportvintage.it, consultato il 18/11/2010.
  5. ^ Ciclismo, omaggio al cippo dove morì Giulio Bartali lanazione.it
  6. ^ Coordinate del cippo: 43.72984899166668, 11.354256929255511

Bibliografia

  • Massimo Guglielmi, Gino Bartali: un naso in salita: la sua storia vera (ma piena di bugie), Rai-ERI, Roma 2002. ISBN 8839712011

Voci correlate

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