Girolamo Francesco Zanetti

Dichiarazione di un antico papiro scritta nell'anno settimo dell'impero di Giustino il giovine, 1768

Girolamo Francesco Zanetti (Venezia, 1713 – Padova, 1782) è stato uno storico, filologo e numismatico italiano della Repubblica di Venezia.[1]

Biografia

Girolamo Francesco nacque a Venezia nel 1713, figlio del nobile veneziano Alessandro Zanetti e di Antonia Limonti, fratello minore di Antonio Maria, erudito e bibliotecario della Biblioteca Marciana, e cugino dell'intagliatore Anton Maria Zanetti.[2] Acquisì molto giovane, anche grazie al fratello, un'ottima conoscenza delle lingue antiche e si occupò anche di archeologia e numismatica. Fu amico di Gasparo Gozzi e di Angelo Calogerà, col quale pubblicò Memorie per servire all'istoria letteraria.[2]

Fu professore di giurisprudenza, greco e latino all'Università di Padova. La sua prima opera apparve nel 1750, un trattato numismatico che lo fece immediatamente conoscere.[3] Nel 1765 fu il primo a pubblicare una delle cronache venete più antiche, opera di Giovanni da Venezia, che chiamò Chronicon Venetum.[4]

Fu socio pensionario dell'Accademia Galileiana dal 1779 alla morte, avvenuta nel 1782 a Padova.[2]

Opere

  • Dell'origine e della antichità della moneta viniziana, Stamperia Albrizzi, Venezia, 1750.
  • Nuova trasfigurazione delle lettere etrusche, 1751.
  • Memorie per servire all'istoria letteraria, 1753–1759 (con Angelo Calogerà)
  • Del novelliero italiano, 6 voll., Venezia, 1754.
  • Due antichissime greche inscrizioni spiegate, Venezia, 1755.
  • Dell'origine di alcune arti principali appresso i viniziani, Stefano Orlandini, Venezia, 1758.
  • Osservazioni intorno ad un papiro di Ravenna, e ad alcune antichissime pergamene viniziane ora per la prima volta pubblicate, Gasparo Girardi, Venezia, 1751.
  • Chronicon venetum omnium quae circumferuntur vetustissimum e Johanni Sagornino vulgo tributum e mss. Codice Apostoli Zeno. V. Cl. nunc primum cum mss. codicibus vaticanis collatum notisque illustratum in lucem profert H. P. Zanetti, Venezia, 1765.
  • Dichiarazione di un antico papiro scritto nell'anno settimo dell'impero di Giustino il giovine, Venezia, 1768.
  • Della berretta ducale volgarmente chiamata corno che portasi da' Serenissimi dogi di Venezia, 1779.

Note

  1. ^ Lessing ipotizzò che fosse bibliotecario alla Biblioteca Marciana, ma si trattava di suo fratello Antonio Maria Zanetti (1706–1778); Wilfried Barner (a cura di), Gotthold Ephraim Lessing. Werke und Briefe in zwölf Bänden, vol. 10, Deutscher Klassiker Verlag, Berlino 2001, p. 1286.
  2. ^ a b c Giovanni Marsili - Amici e colleghi, su mostre.cab.unipd.it. URL consultato il 23 marzo 2020.
  3. ^ Girolamo Francesco Zanetti, Dell'origine e della antichita della moneta viniziana ragionamento, Venezia 1750.
  4. ^ Il titolo dell'opera non è chiaro. Così la cronaca fu chiamata Chronicon Altinate, Chronicon Venetum oppure Istoria Veneticorum, ma anche Chronica Veneta. fino a quando la paternità di Johannes Diaconus non fu ampiamente riconosciuta come Sagornina. La situazione con i manoscritti sottostanti è altrettanto problematica.

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Collegamenti esterni

  • Opere di Girolamo Francesco Zanetti, su MLOL, Horizons Unlimited. Modifica su Wikidata
  • (EN) Opere di Girolamo Francesco Zanetti, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 305874292 · ISNI (EN) 0000 0004 2478 1585 · SBN VEAV046085 · BAV 495/98197 · CERL cnp01399631 · LCCN (EN) no90023733 · GND (DE) 128633964 · BNF (FR) cb15915540f (data) · J9U (ENHE) 987007432271605171 · CONOR.SI (SL) 85541219
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