Frantumi. Un'infanzia 1939-1948

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Frantumi. Un'infanzia 1939-1948
Titolo originaleBruchstücke. Aus einer Kindheit 1939 - 1948
AutoreBinjamin Wilkomirski
1ª ed. originale1995
1ª ed. italiana1996
GenereAutobiografia
Lingua originaletedesco
AmbientazioneSeconda guerra mondiale
ProtagonistiBinjamin Wilkomirski
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Frantumi. Un'infanzia 1939-1948 (titolo originale tedesco: Bruchstücke. Aus einer Kindheit 1939 - 1948) è un libro autobiografico, ritenuto un falso[1], scritto nel 1995 dallo svizzero Bruno Dössekker (nato Bruno Grosjean, Berna, 12 febbraio 1941) con lo pseudonimo di Binjamin Wilkomirski.

Trama

Il testo racconta l'esperienza nel campo di concentramento di Auschwitz[2] di Wilkomirski, che si pretende nato a Riga nel 1939 in una famiglia ebraica, e che a tre anni si ritrova solo dopo lo sterminio di tutti i parenti durante la Shoah[3].

Successo e polemiche

Il libro ebbe un immediato successo, tanto da essere subito tradotto in tredici lingue ed ottenere importanti recensioni e premi[3]. Tuttavia nel 1998 il giornalista svizzero Daniel Ganzfried svelò in tre articoli pubblicati su Die Weltwoche l'identità di Benjamin Wilkomirski, sottolineando come non fosse ebreo e non avesse vissuto l'esperienza della Shoah[4].

In seguito alle rivelazioni l'editore tedesco Suhrkamp decise di ritirare il testo dalle librerie[5][6].

Edizioni

  • Bruchstücke. Aus einer Kindheit 1939 - 1948. Francoforte sul Meno, Suhrkamp, 1995.
  • Frantumi. Un'infanzia 1939-1948. Milano, Mondadori, 1996, ISBN 88-04-40453-1.

Note

  1. ^ Renata Salecl (Why One Would Pretend to be a Victim of the Holocaust. Other Voices, n. 2, vol. 1, febbraio 2000) scrive che «it is more or less accepted that the book is a fraud».
  2. ^ Wilkomirski "falso testimone": denunciato per truffa. Corriere della Sera, 18 novembre 1999, pag. 33.
  3. ^ a b Bertolini.
  4. ^ Bertolini, La verità e l'affaire.
  5. ^ Fragments of a Fraud, The Guardian, 15 ottobre 1999.
  6. ^ Bertolini, Le reazioni.

Bibliografia

  • Frida Bertolini, L'identità rubata di Binjamin Wilkomirski.

Collegamenti esterni

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