La linea ferroviaria nacque dalla volontà congiunta del finanziere belga Albert Vaucamp, degli ingegneri Ambrogio Campiglio ed Emilio Bianchi e del Dottor Giuseppe Grilloni. Nel 1874, essi presentarono il progetto di una ferrovia che collegasse Milano a Saronno e che potesse diventare linea di accesso al milanese della Ferrovia del San Gottardo[2]. La convenzione per la concessione fu sottoscritta dai presentatori del progetto e dai ministeri dei lavori pubblici e delle finanze il 5 dicembre 1875 e fu approvata con la Legge del 21 maggio 1876, n. 3140[3].
L'anno successivo i concessionari ottennero la costruzione di una seconda linea ferroviaria che unisse la città ambrosiana a Erba. Il 12 dicembre dello stesso anno, essi costituirono la Società Anonima delle Ferrovie Milano-Saronno e Milano-Erba che fu autorizzata con Regio Decreto del 7 marzo 1878 a proseguire nella costruzione delle due ferrovie e a esercirle[4].
La ferrovia fu inaugurata ufficialmente il 22 marzo 1879[5] e aperta all'esercizio ordinario tre giorni dopo[6]. Nel corso degli undici anni successivi, la Società Anonima, che nel 1883 cambiò la denominazione in Ferrovie Nord Milano, acquisì le concessioni ferroviarie della Società per le Ferrovie del Ticino (la Como-Varese-Laveno e la Saronno-Malnate) e ottenne l'esercizio della Novara-Seregno dalla concessionaria di quest'ultima[7]. La Milano-Saronno diventò quindi il tronco portante di una rete ferroviaria che collegava la città ambrosiana ai laghi limitrofi e Novara alla Brianza.
Alla fine del XIX secolo, il traffico sull'intera linea aveva raggiunto livelli non sostenibili da un singolo binario, quindi le Ferrovie Nord presentarono un progetto di raddoppio ferroviario; insieme con esso si chiese anche di allargare i piazzali di Milano Bovisa e di Bollate[9]. La convenzione fu accordata il 6 gennaio 1897 e fu approvata con Decreto ministeriale l'11 settembre. Il raddoppio del tronco fu aperto agli inizi del Novecento, sebbene il tratto Garbagnate-Saronno fosse già funzionante dal 7 agosto 1897, prima dell'emanazione del decreto[11].
Con il Regio Decreto del 22 agosto 1925 fu approvata la convenzione con la quale le Ferrovie Nord Milano si impegnavano ad attuare molte opere come l'abbassamento in trincea del restante tratto urbano tra Via Ferruccio e Via General Govone[10], l'introduzione del blocco automatico[12] e l'elettrificazione a 3000 voltcorrente continua[13]. La trazione elettrica fu avviata lungo tutta la linea e lungo la Milano-Meda nel maggio 1929. Essa era alimentata da un'unica sottostazione presente a Novate Milanese[14].
Alla fine degli anni ottanta, si intrapresero i lavori di quadruplicamento, allo scopo di poter servire efficacemente le esigenze sia degli utenti dell'area urbana milanese sia di quelli provenienti dalle province limitrofe.
Nel 1999 ebbero inizio i lavori per il quadruplicamento del tronco Milano Cadorna-Milano Bovisa: nel settembre del 2002[16] fu attivata la prima tratta, da Cadorna alla nuova fermata di Milano Domodossola. Tale impianto fu inaugurato il 15 maggio 2003[17], in sostituzione della precedente fermata di Milano Bullona. Infine, il 9 settembre 2007 è stata attivata la seconda tratta fino a Bovisa.[18]
Caratteristiche ferroviarie
La linea, in carico al gestore dell'infrastrutturaFerrovienord, è una ferrovia a quattro binari con scartamento ordinario di 1 435 mm, dotati di rotaie UNI 60. Due binari compongono la Linea Diretta (a ovest) e altri due la Linea Locale (a est).
Il regime di esercizio in vigore è la dirigenza centrale diretta dal PCM Saronno, mentre Milano Bovisa, Saronno e Milano Cadorna sono dirette dai dirigenti movimento locali.
Ranghi di velocità
La velocità massima da Milano Quarto Oggiaro a Saronno Sud (cioè in piena linea) sulla linea diretta è di 130 km/h per mezzi di rango A, 135 km/h per mezzi di rango B e di 140 km/h per mezzi di rango C; sulla linea lenta di 120 km/h per mezzi di rango A, B e C[senza fonte].
L'architettura dei fabbricati è uniforme e segue il modello del 1991 in occasione del quadruplicamento.[21] I fabbricati viaggiatori sono strutture in acciaio dotate di ampie superfici vetrate.
La Milano-Saronno è l'unico caso nel sistema suburbano milanese di applicazione rigorosa del principio di separazione tra traffico di livello comprensoriale e traffico di medio/lungo raggio in presenza di un'infrastruttura dotata di quattro binari. L'obiettivo è quello di garantire un servizio frequente da e per le stazioni della linea gravitanti nell'area metropolitana di Milano e un servizio rapido da e per le stazioni oltre Saronno. Per questo motivo, le tre linee suburbane fermano in tutte le stazioni tra quella di Saronno (Garbagnate per la S13) e quella di Milano Bovisa con una cadenza di 15 minuti tra una corsa S1 e una S3[22] e complessiva di circa 10 minuti ,dovuto al fatto che le corse della nuova S13, intercalate tra quelle delle altre due linee che mantengono inalterato il loro orario, fa si che le corse complessive non siano più equamente distanziate. I treni regionali invece non effettuano alcuna fermata lungo lo stesso tratto. Inoltre, due binari (Linea Locale) sono dedicati esclusivamente ai convogli delle linee suburbane, mentre sugli altri due (Linea Diretta) sono instradati i treni regionali. Questi ultimi, in questo modo, godono anche del vantaggio di poter percorrere la Saronno-Bovisa senza rallentamenti dovuti alla presenza di convogli suburbani più lenti in linea o all'organizzazione delle precedenze.
Anche il Malpensa Express percorre il tratto tra Bovisa Politecnico e Saronno senza effettuare fermate utilizzando la "Linea Diretta".
Note
^abCambiano gli orari dei treni Trenord: tutte le novità, su milanotoday.it.
^Trenidicarta.it - Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it. URL consultato il 10 luglio 2008.
^Copia archiviata, su ferrovienord.it. URL consultato il 30 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2021).
^Gli interni rassomigliano a quelli della coeva metropolitana M3.
^LeNord - Orari Milano Saronno in vigore dal 15/06/2008 (PDF), su fnmgroup.it. URL consultato il 10 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2008).
Bibliografia
Giovanni Cornolò, Cento anni di storia... delle Ferrovie Nord Milano, Trento, Globo Edizioni, 1979, ISBN non esistente.
Ferrovienord, Prefazione all'orario di servizio, 1979, ultimo aggiornamento 2014.