Engeltrude d'Orleans

Engeltrude d'Orleans (825/30 – prima dell'878) fu contessa consorte del Valais, in quanto moglie del conte Bosone, per alcuni anni dall'855,.

Origine

Figlia del conte d'Orléans, Matfrid I[1], di cui non si conoscono gli ascendenti e della moglie di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti[2].

Biografia

Engeltrude d'Orleans, tra l'845 e l'850, sposò un figlio di Bosone il Vecchio, un duca dei Franchi, conte del Valais, conte di Arles ed anche conte in Italia, anche lui di nome Bosone (820/5-874/8), che, nell'855, sarebbe subentrato al padre come conte del Valais[3].

Secondo gli Annales Fuldenses, Engeltrude dopo diversi anni di matrimonio abbandonò il marito[1] e, nell'863 ,dopo aver vagabondato per sette anni, con il suo seguito, per il suo comportamento arrogante, fu colpita da anatema[1].

Secondo il cronista Reginone, Engeltrude, che dopo aver lasciato il marito, nell'866, si era unita (divenendo bigama) con un suo vassallo di nome Wangran[4], fu scomunicata dal papa Nicola I[4].
Recatasi in Gallia la scomunica gli fu confermata[4]; allora fu raggiunta da vescovo Arsenio, che in presenza di testimoni la obbligò ad un giuramento di ravvedimento, per poterla riammettere nell'ambito della chiesa[4].
Ma Engeltrude non tenne fede alla promessa fatta[5] e la scomunica fu mantenuta.
Non si conosce l'anno della morte, ma doveva già essere morta, nell'878, data in cui le due figlie reclamarono l'eredità materna[6].

Figli

Engelberga diede a Bosone due figlie[3]:

  • di cui non si conoscono i nomi e che, secondo l'Index Chronologicus del tomus IX del Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores cercarono di ottenere i beni della madre, che non gli erano stati consegnati (erano invece andati al fratellastro, Goffredo)[6]. della cosa si interessò anche il papa Giovanni VIII, con tre lettere, una a Ludovico II il Germanico[7], la seconda a Liutberto, arcivescovo di Magonza[8] e la terza al cugino degli interessati, Matfrid II[9].

Mentre a Wangran diede un figlio[3]:

  • Goffredo, che ebbe contrasti con le sorellastre[6][7][8][9].

Note

  1. ^ a b c (EN) Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Annaliun Fuldentium Pars Tertia, pag. 376 Archiviato il 10 marzo 2016 in Internet Archive.
  2. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà carolingia - ENGELTRUDIS
  3. ^ a b c (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà della provenza - ENGELTRUDIS
  4. ^ a b c d (EN) Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Reginonis Chronicon, pag. 573 Archiviato il 22 gennaio 2016 in Internet Archive.
  5. ^ (EN) Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Reginonis Chronicon, pag. 574 Archiviato il 24 gennaio 2016 in Internet Archive.
  6. ^ a b c (EN) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus IX: Index Chronologicus anno 878, pag. LII
  7. ^ a b (LA) Monumenta germanica Historica, Epistolae, Epistolae Karolini aevi V, tomus VII; Johannis VIII Papae Epistolae 111 Pag 1103
  8. ^ a b (LA) Monumenta germanica Historica, Epistolae, Epistolae Karolini aevi V, tomus VII; Johannis VIII Papae Epistolae 129, Pag 115
  9. ^ a b (LA) Monumenta germanica Historica, Epistolae, Epistolae Karolini aevi V, tomus VII; Johannis VIII Papae Epistolae 130, Pag 115

Bibliografia

Fonti primarie

  • (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus I.
  • (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus IX.
  • (LA) Monumenta Germaniae Historica, Epistolae, Epistolae Karolini aevi V, tomus VII.

Letteratura storiografica

  • René Poupardin, I regni carolingi (840-918), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 583–635
  • Louis Halphen, Il regno di Borgogna, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 807–821

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà carolingia - ENGELTRUDIS, su fmg.ac.
  • (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà della provenza - ENGELTRUDIS, su fmg.ac.
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