Elezioni parlamentari in Iraq del 2021

Elezioni parlamentari in Iraq del 2021
StatoBandiera dell'Iraq Iraq
Data10 ottobre
AssembleaConsiglio dei rappresentanti
Affluenza43,30% (Diminuzione 1,22%)
Moqtada al-Sader in tehran 2019 (cropped).jpg
Mohamed_Al-Halbousi.jpg
Nouri_al-Maliki_in_Iraqi_parliamentary_election,_2018_08_(cropped).jpg
Leader Muqtada al-Sadr Mohamed Al-Halbousi Nuri al-Maliki
Liste Movimento Sadrista Partito del Progresso Coalizione dello Stato di Diritto
Coalizioni Saairun Ḥizb Taqadum Alleanza Nazionale Irachena
Voti 885.310
10,00%
637.198
7,20%
502.188
5,67%
Seggi
73 / 329
37 / 329
33 / 329
Primo ministro
Mohammed Shia' Al Sudani (2022-)
2025

Le elezioni parlamentari in Iraq del 2021 si sono svolte il 10 ottobre per il rinnovo del Consiglio dei rappresentanti, il parlamento del paese.[1]

Esse furono indette in anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura, prevista per il 2022, a causa di numerose manifestazioni che si svolsero dall'ottobre 2019 contro la corruzione del governo, l'assenza dei servizi pubblici basilari e di sicurezza e la disoccupazione, sviluppatesi successivamente in vere e proprie insurrezioni popolari a Baghdad e nel sud[2][3], che portarono a forti repressioni da parte della polizia[4] e alle dimissioni del premier Adil Abdul-Mahdi il 30 novembre 2019[5], cui è succeduto, il 7 maggio 2020, Mustafa Al-Kadhimi[6], il quale ha infine indetto le elezioni[7], poi rinviate a ottobre.[8]

Le elezioni, sebbene abbiano visto la vittoria relativa del Movimento Sadrista, giunto primo con 73 seggi[9][10], hanno tuttavia anche determinato un forte astensionismo ed una grave situazione di frammentazione e stallo politico, cosa che, a sua volta, ha portato a multipli assalti alle istituzioni[11][12][13], a violenti scontri di piazza[14] e ad una crisi politica di ben 11 mesi[15], conclusasi solo con l’elezione, alla fine del 2022, di Abdul Latif Rashid alla Presidenza[16] e di Mohammed Shia' Al Sudani alla carica di Primo ministro.[17]

Sistema elettorale

Per le elezioni del Consiglio dei rappresentanti (la camera bassa del Parlamento iracheno, il quale tuttavia opera come de facto come monocamerale per via della mai avvenuta costituzione della camera alta, la “Camera della Federazione”), la legge elettorale irachena prevede l’applicazione, dopo l’attuazione di una riforma successivamente alle proteste, di un sistema elettorale basato sul voto singolo non trasferibile in 83 collegi plurinominali.

In aggiunta, peculiarità della legge sono la garanzia di una quota del 25% dei seggi riservata alle donne e la garanzia di 9 seggi riservati alle minoranze religiose o etniche (di cui 5 per i cristiani assiri ed uno ciascuno per mandei, yazidi, shabak e curdi feyli, quest'ultima minoranza aggiunta dal Consiglio nel febbraio 2018)[18].

Risultati

Liste
Voti % Seggi
885 310 10,00 73
781 670 8,83 31
Partito del Progresso (TAK)
637 198 7,20 37
502 188 5,67 33
Alleanza Fatah (IF)
462 800 5,23 17
Alleanza Azem (IA)
421 579 4,76 14
368 226 4,16 17
Alleanza delle Forze Nazionali Statali (ITN)
359 876 4,06 4
Movimento Emtidad (HE)
299 303 3,38 9
Alleanza del Contratto Nazionale (IAA)
235 726 2,66 4
Movimento Nuova Generazione (CNN)
233 834 2,64 9
Alleanza Tasmim (IT)
153 614 1,73 5
Alleanza dell’Approccio Nazionale (TAA)
107 600 1,22 1
Ishraqat Kanoon (IK)
100 374 1,13 6
Movimento dei Diritti (HA)
99 503 1,12 1
Altri (<0,85%)
1 518 432 17,15 26
Indipendenti (IND)
1 686 692 19,05 43
Totale
8 854 025
100
329
Voti non validi
722 642
7,55
Votanti
9 576 667
43,30
Elettori
22 116 368

Note

  1. ^ (EN) Iraqis go to the polls on October 10. What happens next?, euronews, 4 ottobre 2021.
  2. ^ Cosa succede in Iraq, Il Post, 29 novembre 2019.
  3. ^ L’Iraq rischia di collassare, Il Post, 15 aprile 2020.
  4. ^ Ci sono stati molti morti nelle proteste in Iraq, Il Post, 26 ottobre 2019.,
  5. ^ Il primo ministro iracheno Adel Abdul Mahdi ha annunciato le sue dimissioni, Il Post, 29 novembre 2019.
  6. ^ Il parlamento iracheno ha votato la fiducia al governo di Mustafa al-Kadhimi, ex capo dei servizi segreti, Il Post, 7 maggio 2020.
  7. ^ (FR) Irak: en proie aux révoltes populaires, le gouvernement annonce des élections anticipées, RTBF Info, 31 luglio 2020.
  8. ^ (EN) Iraqi cabinet votes to delay general election until October 10, su aljazeera.com, Al Jazeera, 19 gennaio 2021.
  9. ^ Il religioso sciita Muqtada al Sadr ha vinto le elezioni in Iraq, Il Post, 12 ottobre 2021.
  10. ^ Iraq, il religioso sciita nazionalista Moqtada al-Sadr vince le elezioni, Rai News, 12 ottobre 2021.
  11. ^ In Iraq centinaia di manifestanti hanno occupato il parlamento per qualche ora, Il Post, 28 luglio 2022.
  12. ^ Il parlamento iracheno è stato occupato per la seconda volta in pochi giorni dai sostenitori del religioso sciita Muqtada al Sadr, Il Post, 30 luglio 2022.
  13. ^ Un altro assalto dei sostenitori di Muqtada al Sadr a un palazzo governativo di Baghdad, Il Post, 29 agosto 2022.
  14. ^ In Iraq almeno 15 persone sono state uccise durante gli scontri tra le forze dell’ordine e i sostenitori del religioso sciita Muqtada al Sadr, Il Post, 30 agosto 2022.
  15. ^ Cosa sta succedendo in Iraq, spiegato, Il Post, 30 agosto 2022.
  16. ^ L’Iraq ha un presidente, infine, Il Post, 14 ottobre 2022.
  17. ^ Il parlamento iracheno ha votato la fiducia al nuovo governo, dopo un anno di stallo politico, Il Post, 28 ottobre 2022.
  18. ^ (EN) IPU PARLINE database: IRAQ (Council of Representatives), su archive.ipu.org, Inter-Parliamentary Union (IPU).

Collegamenti esterni

  • (AR) Risultati (PDF), su ihec.iq, IHEC.
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