Dendrochirus
Dendrochirus | |
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Dall'alto: Dendrochirus biocellatus, Dendrochirus barberi e Dendrochirus zebra | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Ordine | Scorpaeniformes |
Sottordine | Scorpaenoidei |
Famiglia | Scorpaenidae |
Sottofamiglia | Pteroinae |
Genere | Dendrochirus Swainson, 1839 |
Dendrochirus Swainson, 1839 è un genere di pesci d'acqua salata appartenenti alla famiglia Scorpaenidae, sottofamiglia Pteroinae.
Distribuzione e habitat
Le specie del genere sono diffuse nell'Indo-Pacifico, dalle Hawaii al Giappone, fino all'Australia e al Mar Rosso. Abitano coste rocciose e coralline.
Descrizione
Le 5 specie del genere Dendrochirus hanno un aspetto a metà tra i Pesci scorpione del genere Pterois e i più comuni scorfani. La testa è appuntita, con occhi sporgenti, il dorso e il ventre sono leggermente arcuati. La prima parte della pinna dorsale è composta da 12 aculei cavi collegati a delle ghiandole velenifere, mentre la seconda parte è composta da raggi molli. La caratteristica più evidente di questo genere sono le pinne pettorali, rette da raggi duri, che disegnano due ampi semicerchi, lunghi fino a 2/3 dell'intero corpo. La livrea, anche se differente da specie a specie, è tendenzialmente bruno-rossastra e bianca.
Le dimensioni sono contenute, variando da 13 a 25 cm, secondo la specie.
Alimentazione
Hanno dieta carnivora, si nutrono di crostacei, piccoli pesci e invertebrati.
La tossina
Gli avvelenamenti da tossina di Dendrochirus vengono classificati in tre gradi. Avvelenamenti di grado I producono eritema, ecchimosi o anche cianosi della parte colpita. Al grado II compaiono vesciche attorno alla puntura. Avvelenamenti di grado III producono necrosi locale e variazione della sensibilità, che possono durare anche per più giorni.
Più rari sono gli effetti a livello sistemico, che includono ma non sono limitati a questi: dolore alla testa, nausea, vomito, dolori e crampi addominali, paralisi agli arti, iper- o ipotensione, difficoltà respiratoria, ischemia del miocardio, edema polmonare, sincope. Sono stati documentati rari casi di decesso.
Il primo e più importante trattamento dopo una puntura è l'immersione della parte colpita in acqua calda (circa 45 °C), perché riduce il dolore e inattiva la tossina.
Specie
Il genere comprende 5 specie[1]:
- Dendrochirus barberi (Steindachner, 1900)
- Dendrochirus bellus (Jordan & Hubbs, 1925)
- Dendrochirus biocellatus (Fowler, 1938)
- Dendrochirus brachypterus (Cuvier in Cuvier & Valenciennes, 1829)
- Dendrochirus zebra (Cuvier in Cuvier & Valenciennes, 1829)
Acquariofilia
Nonostante la pericolosità e la puntura dolorosa, alcune specie sono ambite dagli acquariofili specializzati in acquari marini, tuttavia è più facile trovarli negli acquari pubblici.
Note
- ^ Dendrochirus, elenco specie da FishBase, su fishbase.org. URL consultato il 2 novembre 2015.
Altri progetti
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