Colonialismo norvegese
Questa voce o sezione sull'argomento Norvegia non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Voce principale: Norvegia.
L'impero coloniale norvegese è il nome dato ai possedimenti norvegesi nel Medioevo e quando la Norvegia acquisì dei nuovi territori, soprattutto nell'Artico e in Antartide nel XX secolo.
Impero norvegese nel Medioevo
Lo stesso argomento in dettaglio: Impero norvegese.
L'Impero norvegese fu creato grazie alla potenza della flotta scandinava che possedeva e fu soprattutto un impero insulare. Nel 1380, con l'Unione di Kalmar, la Norvegia si unì alla Danimarca, cedendo gran parte dei territori a quest'ultima. In seguito alle guerre con la Scozia tra il 1469 e il 1472, perse il resto dei propri possedimenti.
Possedimenti in Nord America
- Groenlandia (1261-1380)
Possedimenti in Europa
- Isole Ebridi
- Isole Fær Øer (tra l'800 e il 900-1380)
- Islanda (verso 1000-1380)
- Isole Orcadi (IX secolo-1469)
- Isole Shetland (IX secolo-1472)
Territori d'oltremare norvegesi attuali
Possedimenti in Europa
- Isole Svalbard (inclusa l'Isola degli Orsi), nell'Artico, parte della Norvegia dal 1920
- Isola di Jan Mayen nell'Artico, parte della Norvegia dal 1929
Possedimenti in Antartide
- Isola Bouvet (dal 1927)
- Isola Pietro I (dal 1929, territorio rivendicato)
- Terra della Regina Maud (territorio rivendicato)
Mappa
V · D · M | |
---|---|
Austriaco · Belga · Britannico · Curlandese · Danese · Francese · Giapponese · Italiano · Olandese · Portoghese · Russo · Scozzese · Spagnolo · Statunitense · Svedese · Tedesco · Ospitaliere |