Bruno Bismarck

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Bruno Bismarck
Bruno Bismarck Y
Bruno Bismarck Y
Nome IUPAC
4-[5-(2,4-diamminofenil)diazo-2-fenil]diazo-6-fenil-1,3-diammina
Nomi alternativi
Vesuvina
C.I. 21000
C.I. Basic Brown 1
Manchester Brown
Phenylen Brown
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC18H18N8 2HCl
Massa molecolare (u)388,47
AspettoSolido cristallino bruno scuro
Numero CAS10114-58-6
Numero EINECS233-314-3
PubChem82360 e 71774451
SMILES
C1=CC(=CC(=C1)N=NC2=C(C=C(C=C2)N)N)N=NC3=C(C=C(C=C3)N)N.Cl.Cl
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P--- [1]
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Bruno Bismarck o vesuvina, è il nome comune con cui si identifica un gruppo di coloranti azoici appartenente alla classe dei coloranti basici (Colour Index). Il capostipite del gruppo è noto come Bruno Bismarck Y. Commercialmente è difficile avere un prodotto con un elevato grado di purezza, e quindi con una struttura chimica ben definita; più spesso si trovano prodotti che sono miscele di due o più specie chimiche appartenenti a questo gruppo.

Altri composti chimicamente definiti del gruppo delle vesuvine sono:

  • il Bruno Bismarck R
  • il Bruno Bismarck G

Storia

La prima scoperta è di Carl Alexander von Martius che nel 1863 sintetizzò il composto oggi classificato come Bruno Bismarck Y. Il nome sembra sia riconducibile all'allora cancelliere tedesco Otto von Bismarck.

Usi

Fu uno tra i primi coloranti azoici prodotti industrialmente, ha goduto di un enorme successo industriale fino alla seconda metà del XX secolo quando progressivamente è stato sostituito da altri coloranti più resistenti alla luce e più stabili in generale. Ha trovato larghissimo impiego nella tintura delle fibre cellulosiche, della pelle, del legno. Oggi il suo impiego industriale è limitato nella fabbricazione della carta e del cartone per imballaggio, dove è ancora competitivo per il suo basso prezzo, in qualche prodotto per la cura del legno e della pelle.

Gode di una certa fama in chimica istologica ed in microbiologia poiché, anche all'interno di cellule vive, è in grado di colorare ed evidenziare alcune sostanze.

Note

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 14.09.2012