Araujia sericifera
Araujia sericifera | |
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Stato di conservazione | |
Specie non valutata | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Lamiidi |
Ordine | Gentianales |
Famiglia | Apocynaceae |
Sottofamiglia | Asclepiadoideae |
Tribù | Asclepiadeae |
Sottotribù | Oxypetalinae |
Genere | Araujia |
Specie | A. sericifera |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Gentianales |
Famiglia | Asclepiadaceae |
Genere | Araujia |
Specie | A. sericifera |
Nomenclatura binomiale | |
Araujia sericifera Brot., 1818 |
Araujia sericifera Brot., 1818, nota come pianta della seta[1] è una pianta perenne appartenente alla famiglia Apocynaceae.[2]
Etimologia
Il genere (Araujia) è dedicato a António de Araújo e Azevedo, primo conte di Barca (1754-1817), botanico amatoriale portoghese che condusse studi scientifici e esperimenti nel suo giardino botanico.
L'epiteto specifico (sericifera) in latino significa "portatore di seta/che produce seta" e si riferisce ai peli setosi che circondano i semi all'interno dei frutti e che vengono utilizzati nelle composizioni di fiori secchi.
Descrizione
Araujia sericifera è una liana perenne di circa 5-7 metri, a crescita veloce, molto competitiva.
I fusti sono volubili e pubescenti, le foglie sono opposte, oblungo-lanceolate, intere, verdi e subglabre nella pagina superiore ma con tomento biancastro nella pagina inferiore.
I fiori sono riuniti in cime ascellari.
Il frutto è un follicolo che contiene semi piatti, ovato-lanceolati, rugosi, marrone, con pappo apicale.
Distribuzione e habitat
La specie è originaria delle regioni tropicali del Sud America.
Ѐ stata introdotta in Europa, precisamente in Inghilterra, nel 1830 come pianta ornamentale ma si è velocemente diffusa diventando invasiva. Per quanto riguarda l'Italia, Saccardo[3] riferisce che è giunta dall'Australia nel 1842. Nel 2010 ne è stata segnalata la spontaneizzazione in provincia di Trapani[4].
Note
- ^ Araujia sericifera, su meditflora.com.
- ^ (EN) Araujia sericifera, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 17 dicembre 2023.
- ^ Saccardo P.A., 1917, Cronologia della piante da giardino e da campo coltivate in Italia, in Bollettino Ufficiale dell’Associazione orticola professionale Italiana, Sanremo.
- ^ Di Noto G. & Castellano G, Spontaneizzazione di Araujia sericifera (Asclepiadaceae, Magnoliophyta) in provincia di Trapani (PDF), in Quad. Bot. Amb. Appl., vol. 21, 2010, pp. 51-52. URL consultato il 25 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2017).
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