Antonio Carafa (cardinale)

Antonio Carafa
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Carafa
 
Incarichi ricoperti
  • Cardinale diacono e presbitero di Sant'Eusebio (1568-1573) (1583-1584)
  • Cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin (1573-1577)
  • Cardinale diacono di Santa Maria in Via Lata (1577-1583)
  • Cardinale protodiacono (1577-1583)
  • Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo (1584-1591)
  • Bibliotecario di Santa Romana Chiesa (1585-1591)
  • Prefetto della Congregazione del Concilio (1586-1591)
 
Nato25 marzo 1538 a Napoli
Ordinato diacono1º giugno 1566
Creato cardinale24 marzo 1568 da papa Pio V
Deceduto13 gennaio 1591 (52 anni) a Roma
 
Manuale

Antonio Carafa (Napoli, 25 marzo 1538 – Roma, 13 gennaio 1591) è stato un cardinale, bibliotecario ed erudito italiano.

Biografia

Stemma dei Carafa

Imparentato con papa Paolo IV, all'età di 15 anni venne a Roma alla corte papale, ebbe il titolo di cameriere segreto e, assieme al parente Alfonso Carafa, fu affidato alle cure del cardinale Guglielmo Sirleto il quale gli fornì una solida cultura umanistica. Non si interessò alla politica. Nominato canonico di San Pietro nel 1558, cadde anch'egli in disgrazia come i suoi parenti, ma poté rimanere a Roma quando gli altri Carafa vennero scacciati da Paolo IV (27 gennaio 1559). Perseguitato dal nuovo papa Pio IV, si rifugiò prima a Napoli e poi a Montefalcone nel Sannio, e si dedicò agli studi teologici e giuridici.

Fu riabilitato dal pontefice successivo, Pio V eletto nel 1566: richiamato a Roma, il 24 marzo 1568 fu nominato cardinale. Poco incline alla politica, si dedicò soprattutto allo studio dei problemi dottrinali ed esegetici. Nel 1586 fu nominato prefetto della Congregatio Interpretum Concilii Tridentini avente il compito di divulgare le prescrizioni e le direttive del Concilio di Trento. Si interessò inoltre dei rapporti con le chiese cattoliche non di rito latino (protesse la Chiesa caldea e i Maroniti) e, soprattutto, di fornire edizioni critiche dei testi della Chiesa; fu quindi membro delle commissioni sul Decretum Gratiani (1566), sulla Vulgata (1569), sulla Septuaginta e sulle Decretali (1580) Atti dei Concilii 1583. Fu protettore della Biblioteca Apostolica Vaticana, a cui lasciò un notevole numero di codici greci e latini. Fece inoltre restaurare a sue spese la basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Roma.

Opere

  • Beati Theodoreti, episcopi Cyri interpretatio in omnes Davidis psalmos ab Antonio Carafa e graeco in latinum sermonem conversa. Cathena explanationum veterum sanctorum patrum in omnia tum veteris, tum novi Testamenti cantica ab eodem conversa, Patavii: Apud M. Antonium Gallasium Brixiensem, 1564

Bibliografia

  • Maria Gabriella Cruciani Troncanelli, Antonio Carafa, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 19, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1976. URL consultato il 23 giugno 2018.

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Collegamenti esterni

Predecessore Cardinale diacono e presbitero di Sant'Eusebio Successore
Francisco Mendoza de Bobadilla 5 aprile 1568 - 8 aprile 1573
(diaconia pro hac vice)
se stesso I
se stesso 12 dicembre 1583 - 28 novembre 1584 Giulio Canani II

Predecessore Cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin Successore
Giacomo Savelli 8 aprile 1573 - 8 novembre 1577 Filippo Guastavillani

Predecessore Cardinale diacono di Santa Maria in Via Lata Successore
Innocenzo Ciocchi del Monte 8 novembre 1577 - 12 dicembre 1583 Luigi d'Este

Predecessore Cardinale protodiacono Successore
Innocenzo Ciocchi del Monte 8 novembre 1577 - 12 dicembre 1583 Luigi d'Este

Predecessore Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo Successore
Nicolas de Pellevé 28 novembre 1584 - 13 gennaio 1591 Alessandro di Ottaviano de' Medici

Predecessore Bibliotecario di Santa Romana Chiesa Successore
Guglielmo Sirleto 6 ottobre 1585 - 13 gennaio 1591 William Allen

Predecessore Prefetto della Congregazione del Concilio Successore
Filippo Boncompagni 9 giugno 1586 - 13 gennaio 1591 Girolamo Mattei
Controllo di autoritàVIAF (EN) 4953121 · ISNI (EN) 0000 0000 6126 5820 · SBN LO1V090131 · BAV 495/14961 · CERL cnp01118057 · LCCN (EN) no99039063 · GND (DE) 119637057 · BNE (ES) XX5527994 (data) · BNF (FR) cb12070188d (data) · CONOR.SI (SL) 170549859
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