Amedeo Maiuri
Amedeo Maiuri (Veroli, 7 gennaio 1886 – Napoli, 7 aprile 1963) è stato un archeologo italiano.
Gli studi e la carriera
Amedeo Maiuri nacque a Veroli (all'epoca Provincia di Roma, oggi Provincia di Frosinone) da Giuseppe, che in quella città era procuratore, ed Elena Parsi; frequentò il ginnasio presso il collegio scolopio Conti-Gentili di Alatri, poi per un breve periodo studiò da autodidatta nella città paterna di Ceprano, quindi a seguito di esame fu ammesso nel liceo Visconti di Roma.[1]
Iscrittosi alla facoltà di Lettere alla Sapienza, fu allievo di Nicola Porta, con il quale discusse una tesi in letteratura bizantina sul poeta Teodoro Prodromo, e di Federico Halbherr, che gli consigliò di partecipare ad un concorso per un posto nella scuola archeologica di Roma e d'Atene. Divenuto ispettore al Museo nazionale di Napoli, si trasferì nella città partenopea.[2] Nel periodo tra il 1913 e il 1924 fu incaricato di una missione archeologica nell'Egeo, assumendo la carica di direttore del museo archeologico di Rodi e sovraintendente agli scavi nel Dodecanneso. Scavò in quegli anni, in particolare, a Kalymnos, e anche ad Alicarnasso.[1]
Dopo il fruttuoso lavoro svolto come direttore del museo e degli scavi rientrò in Italia, nominato, nel 1924, sovrintendente alle Antichità di Napoli e del Mezzogiorno, e anche direttore del museo archeologico di Napoli.[1][3]
Durante la Seconda guerra mondiale si prodigò per mettere in salvo le collezioni dai bombardamenti alleati[4], e cercò di salvaguardare gli scavi di Pompei da attività militari, ma senza riuscire ad evitare che i bombardamenti alleati su Napoli provocassero gravi danni. Pur essendo stato coinvolto nel regime fascista in quanto alto funzionario pubblico, membro della Regia Accademia d'Italia, collaboratore per l'organizzazione della Mostra Augustea della Romanità del 1937, Maiuri attraversò indenne le epurazioni postbelliche, e fu anzi nominato, dal Governo Badoglio, reggente della Direzione che già governava, e che continuò a tenere fino ai 75 anni.[1]
Dal 1936 tenne la cattedra di Antichità Pompeiane ed Ercolanesi all'Università degli Studi di Napoli Federico II, e dal 1951 al 1956 quella di Storia Romana all'Istituto Suor Orsola Benincasa. Fu corrispondente dell'Accademia dei Lincei dal 1928, socio nazionale dal 1936 (riammesso già nel 1946).[1]
Gli scavi
Dopo il decennio greco, i principali centri d'indagine dell'attività di Maiuri furono i Campi Flegrei, Pompei ed Ercolano, e Capri.[1]
Per quanto riguarda i Campi Flegrei si ricordano gli scavi di Maiuri a Cuma, dove sotto l'Acropoli si credette di identificare l'antro della Sibilla cumana (1932), l'inizio dello scavo sistematico del vasto comprensorio che è oggi il Parco Archeologico di Baia e sempre a Baia, nel 1959, l'avvio delle esplorazioni subacquee delle costruzioni sommerse dal bradisismo già in epoca antica[1], gli scavi a Liternum per tentare di trovare la villa e la tomba di Scipione l'Africano.
Ad Ercolano Maiuri fece scavare dal 1927, abbandonando, come a Pompei, il metodo settecentesco dei cunicoli: dalle ricerche riemerse l'intera città (per quanto non occupato da costruzioni), e i risultati furono pubblicati nel 1958.[1]
A lui fu intitolato l'omonimo "Centro Archeologico Internazionale" di Ercolano, attivo sino al 1980 e ospitato all'interno della storica Villa Ravone, oggi nota come Villa Maiuri.
A Pompei fu poi dedicata, negli anni, una fittissima e costante attività, volta ad esplorarne i confini[5], a connettere gli scavi già effettuati, a sgomberare la terra di riporto che era stata accumulata ai margini ed ostruiva la visione del sito, a restaurare strutture, a creare attrezzature per la fruibilità come l'Antiquarium, le biglietterie, i giardini ripiantumati, l'illuminazione. Alla fine del suo lavoro, solo un terzo della città rimaneva non scavato.[1]
Ulteriori esplorazioni Maiuri le condusse a Capri, luogo al quale era personalmente molto legato, in particolare sulla Villa Jovis e sul Palazzo a Mare,[1] ed a Sessa Aurunca, dove guidò gli scavi del teatro romano.
Redasse egli stesso, nel 1956, la propria bibliografia.[1]
Alcune pubblicazioni
- Amedeo Maiuri, Pompei, i nuovi scavi e la villa dei misteri, Roma 1931.
- Amedeo Maiuri, Bibliografia di Amedeo Maiuri (1908-1955), Napoli 1956.
- Amedeo Maiuri, Taccuino napoletano (giugno 1940-luglio 1944), ed. Vajro, Napoli, 1956.
- Amedeo Maiuri, Passeggiate Campane, Sansoni 1957.
- Amedeo Maiuri, I Campi Flegrei, Roma 1958.
- Amedeo Maiuri, I nuovi scavi di Ercolano, I-II, Roma 1958.
- Mestiere d'archeologo - Antologia di scritti di Amedeo Maiuri (a cura di Carlo Belli), Ed. Garzanti/Scheiwiller, 1978.
- Amedeo Maiuri, Pompei ed Ercolano, Roma, 1958, ed. Aldo Martello.
- Amedeo Maiuri, Ercolano, in Enciclopedia Italiana, II appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1948.
- Amedeo Maiuri, Pompei, in Enciclopedia Italiana, II appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1949.
Note
- ^ a b c d e f g h i j k Pier Giovanni Guzzo, Amedeo Maiuri, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 67, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2006. URL consultato il 22 novembre 2017.
- ^ Maiuri Amedeo, su comune.frosinone.it, Comune di Frosinone. URL consultato il 26 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2012).
- ^ In questa veste Maiuri si occupò della riorganizzazione del museo e delle sue collezioni, creando fra l'altro la Collezione Tecnologica, oggi smantellata, curando lo spostamento della Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III a Palazzo reale e molto più tardi, negli anni cinquanta, della pinacoteca alla Reggia di Capodimonte.
- ^ Le opere d'arte e le collezioni archeologiche furono inviate, nel 1943, a Montecassino, da dove furono fortunosamente trasferite, ad opera dei tedeschi, in parte a Roma e in parte a Spoleto. Si veda qui, per una breve sintesi.
- ^ Alla periferia della città, fra l'altro, Maiuri completò e pubblicò lo scavo della Villa dei Misteri.
Voci correlate
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Collegamenti esterni
- Maiuri, Amedeo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- MAIURI, Amedeo, in Enciclopedia Italiana, II Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1949.
- Maiuri, Amedèo, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Amedeo Maiuri, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Pietro Giovanni Guzzo, MAIURI, Amedeo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 67, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2006.
- (EN) Opere di Amedeo Maiuri, su Open Library, Internet Archive.
- (FR) Pubblicazioni di Amedeo Maiuri, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation.
- Registrazioni audiovisive di Amedeo Maiuri, su Rai Teche, Rai.
- Gianni Roghi, Lo stregone di Pompei, L'Europeo, n. 15, 1963.
V · D · M | |
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Pittura | 1953 Carlo Carrà · 1954 Filippo de Pisis · 1955 Silvio Livio Rossi · 1956 Felice Carena · 1958 Giuseppe Santomaso · 1960 Renato Guttuso · 1962 Lucio Fontana, Sebastian Matta · 1964 Alberto Burri, Wilfredo Lam · 1966 Arman |
Letteratura | 1951 Amedeo Maiuri · 1952 Giovanni Papini · 1953 Guelfo Civinini, Corrado Govoni, Aldo Palazzeschi · 1954 Alberto Moravia · 1955 Ardengo Soffici · 1956 Bruno Cicognani, Eugenio Montale · 1957 Mario Luzi, Umberto Saba (postumo) · 1959 Riccardo Bacchelli · 1961 Gianna Manzini · 1963 Vasco Pratolini · 1965 Ignazio Silone |
Letteratura per ragazzi | 1955 Folco Quilici · 1956 Guglielmo Bonuzzi, Pietro Sissa, Francesco Valori · 1957 Dino Salvatore Berretta, Roberto Costa |
Filologia | 1952 Margherita Guarducci |
Medicina e Chirurgia | 1954 Francesco Cedrangolo, Silvio Garattini, Tommaso Lucherini, Pietro Valdoni · 1957 Michele Arslan, Ida Bianco, Vittorio Erspamer, Ezio Silvestroni, Luigi Villa · 1959 Sergio Abeatici, Luigi Campi, Raoul De Nunno, Francesco Morino, Gian Franco Rossi, Alberto Zanchetti · 1961 Giovanni Marcozzi · 1963 Vincenzo G. Longo · 1965 Enrico Greppi · 1967 Giovanni Felice Azzone |
Musica | 1956 Mario Zafred · 1960 Ildebrando Pizzetti · 1962 Jacopo Napoli · 1964 Giselher Klebe · 1966 Franco Donatoni · 1968 Marius Constant |
Economia | 1952 Marco Fanno · 1953 Rodolfo Benini · 1954 Corrado Gini · 1956 Luigi Einaudi · 1958 Pasquale Jannaccone · 1960 Costantino Bresciani Turroni · 1962 Giorgio Mortara · 1965 Gustavo Del Vecchio · 1967 Pasquale Saraceno |
Teatro | 1955 Federico Zardi · 1957 Luigi Squarzina · 1959 Giorgio Prosperi · 1961 Diego Fabbri · 1963 Domenico Campana · 1966 Paul Willems · 1968 Natalia Ginzburg |
Giornalismo | 1951 Yvon De Begnac · 1955 Luigi Romersa, Nantas Salvalaggio · 1956 Corrado Calvo, Corrado Pizzinelli, Giuseppe Ravegnani, Giorgio Vecchiato · 1957 Indro Montanelli, Vittorio Zincone · 1959 Luigi Emery · 1961 Luigi Barzini · 1965 Egisto Corradi, Alberto Ronchey, Dario Zanelli · 1967 Gaspare Barbiellini Amidei, Giuseppe Maranini, Alberto Giovannini |
Premio Editoriale | 1953 Arnoldo Mondadori · 1956 Neri Pozza, Francesco Vallardi, Enrico Vallecchi · 1957 Luciano De Feo, Mario Pozzi · 1959 Fernando Vallerini · 1960 Antonino Giuffrè · 1961 Paolo Boringhieri, Lia Minneci La Vecchia, Arnoldo Mondadori, Vieri Paoletti · 1964 Sebastiano Genovese |
Storia e Filosofia | (S) 1952 Gioacchino Volpe · 1956 Carlo Guido Mor · 1961 Luigi Salvatorelli · (F) 1953 Ugo Spirito, Luigi Stefanini · 1959 Rodolfo Mondolfo |
Agraria e Alimentazione | (Ag) 1952 Renato Perotti · 1953 Gino Passerini · 1954 Arrigo Serpieri · 1956 Mario Bonvicini, Orfeo Turno Rotini · 1958 Ugo Pratolongo · (Al) 1952 Guido De Marzi · 1953 Pier Giovanni Garoglio · 1958 Sabato Visco |
Scienze Pedagogiche Educazione Civica | (SP) 1965 Giovanni Calò · (EC) 1956 Giovan Battista Artusio, Bruno Betta, Sara Giusti, Enzo Jemma |
Premio Internazionale delle Culture | 1966 UNESCO · 1968 Consiglio d'Europa |
Critica e Storia Letteraria Storia dell'Arte | (CSl) 1952 Giuseppe Antonio Borgese, Ettore Lo Gatto · 1954 Mario Praz · 1957 Quintino Cataudella, Italo Siciliano · 1963 Giovanni Macchia · (SdA) 1955 Mario Salmi |
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