Aleksej Nikolaevič Bach

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Aleksej Nikolaevič Bach

Deputato del Soviet dell'Unione del Soviet Supremo dell'URSS
LegislaturaI
CircoscrizioneOblast' di Tula

Aleksej Nikolaevič Bach[1][2] (in russo Алексей Николаевич Бах?, in ucraino Олексій Миколайович Бах?, Oleksij Mykolajovyč Bach; Zolotonoša, 17 marzo 1857 – Mosca, 13 maggio 1946) è stato un chimico e politico sovietico, considerato il fondatore della biochimica sovietica.

Biografia

Nel 1875 entrò all'Università di Kiev. Per la sua partecipazione a manifestazioni studentesche fu espulso dall'Università nel 1878 e deportato fino al 1881. Una volta tornato a Kiev entrò nell'organizzazione populista. Nel 1885 emigrò a Parigi, poi a Ginevra dove si dedicò ad esperimenti scientifici in piccoli laboratori. Tornato in patria nel 1917, si dedicò alla ricerca fondando l'Istituto di chimica-fisica dell'Università di Mosca, che diresse fino alla morte. Fu inoltre direttore dell'Istituto di biochimica dell'Accademia delle Scienze dell'URSS nel 1935.

Contributi

Nel corso della lunghissima carriera scientifica Bach si occupò di varie tematiche, tra cui l'enzimologia, i processi biologici ossidativi e la respirazione vegetale.

Avanzò inoltre un'ipotesi sull'organicazione dell'azoto nelle piante, la critica del ciclo dell'ornitina e la sintesi dell'urea.

Note

  1. ^ Bach, Aleksej Nikolaevič, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Bach, Aleksej Nikolaevič, in Sapere.it, De Agostini.

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