Alberto Riccoboni
![Abbozzo storici italiani](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/95/Capitello_modanatura_mo_01.svg/45px-Capitello_modanatura_mo_01.svg.png)
![Abbozzo architetti italiani](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/82/Tempietto_tipo_2.png/37px-Tempietto_tipo_2.png)
Alberto Riccoboni (Este, 5 gennaio 1894 – Milano, 1973) è stato un architetto e storico dell'arte italiano.
Biografia
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1d/Cristo_Re_%28L%27Aquila%29.jpg/220px-Cristo_Re_%28L%27Aquila%29.jpg)
Fu personalità chiave dell'architettura giuliana,[1] ricoprendo anche la carica di ispettore per la Soprintendenza alle Belle Arti di Trieste e della Regione Giulia.
Giunse a Trieste nel 1900 al seguito della famiglia. Grazie a una borsa di studio frequentò l'Istituto di Belle Arti di Roma, diplomandosi nel 1915. Prese in seguito parte al primo conflitto mondiale come volontario, guadagnandosi una medaglia e una croce di guerra. Nel 1919 inizia la collaborazione con l'Ufficio Belle Arti di Trieste (dal 1924 Regia Soprintendenza). Prese parte all'impresa fiumana di Gabriele D'Annunzio e successivamente seguì il viaggio del Milite Ignoto da Aquileia a Roma. Curò il restauro di numerosi edifici sacri nella Venezia Giulia. Tra il 1929 ed il 1931 eseguì, con l'allora sovrinventendente Ferdinando Forlati, il restauro del Castello di Miramare, dapprima destinato a sede museale e successivamente riconvertito a residenza del duca Amedeo di Savoia-Aosta. Nel 1932 fu trasferito all'Aquila con la qualifica di direttore di II grado. Dopo un rientro di breve durata nella città natale , dagli inizi degli anni Cinquanta si trasferì definitivamente a Milano quale redattore del Touring Club Italiano; tra i suoi principali lavori si ricorda anche il rifacimento dell'oratorio di San Giuseppe dei Minimi e la realizzazione della chiesa di Cristo Re all'Aquila.[2]
Opere principali
- Roma Nell'Arte; La Scultura Nell'evo Moderno dal Quattrocento ad Oggi, Roma, Edizioni Mediterranee, 1942.
- Capolavori d'Arte in Roma, Roma, Edizioni Mediterranee, 1958.
Onorificenze
![Cavaliere dell’Ordine di Vittorio Veneto - nastrino per uniforme ordinaria](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/72/218px_ribbon_bar_of_the_Italian_Order_of_Vittorio_Veneto.svg/60px-218px_ribbon_bar_of_the_Italian_Order_of_Vittorio_Veneto.svg.png)
![Cavaliere Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d6/Cavaliere_OCI_BAR.svg/60px-Cavaliere_OCI_BAR.svg.png)
![Commendatore Ordine di San Silvestro papa - nastrino per uniforme ordinaria](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a6/VAT_Order_of_Saint_Sylvester_Comm_BAR.svg/60px-VAT_Order_of_Saint_Sylvester_Comm_BAR.svg.png)
Note
- ^ Una mostra su Alberto Riccoboni architetto triestino tra le due guerre, in Il Piccolo, 30 settembre 2008.
- ^ Orlando Antonini, Architettura religiosa aquilana, II, Todi (PG), Tau Editrice, 2010, p. 237.
- ^ https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/675366
- ^ Acta Apostolicae Sedis, 26 (1934), p. 212.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/82/Tempietto_tipo_2.png/20px-Tempietto_tipo_2.png)
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